REDAZIONE PISTOIA

Contro la desertificazione commerciale: la ricetta di Confesercenti

La desertificazione commerciale minaccia i borghi e le città di Pistoia. Confesercenti lancia l'allarme e propone soluzioni per salvare il commercio di vicinato.

Nella foto Riccardo Bruzzani, direttore Confesercenti Pistoia, durante una confernza stampa (archivio)

Nella foto Riccardo Bruzzani, direttore Confesercenti Pistoia, durante una confernza stampa (archivio)

PISTOIA

"La desertificazione commerciale avanza nei borghi della montagna e in Valdinievole e nelle città della Piana pistoiese. Inizialmente a causa di un incremento sproporzionato delle grandi strutture di vendita e, successivamente, al diffondersi del commercio elettronico. Questo ha impoverito i nostri territori e diminuito l’offerta di beni e servizi di base, essenziali per la qualità della vita. Negozi di generi alimentari, librerie, di articoli di abbigliamento, rivendite di giornali sono le attività maggiormente colpite da questo fenomeno". E’ questa la denuncia di Confesercenti Pistoia, che lancia l’allarme circa la crisi che sta riguardando il commercio di vicinato. Chiare e puntuali le proposte avanzate dall’associazione per porre un freno al trend negativo. "Le prime urgenti misure che proponiamo sono una flat tax anti-desertificazione (chi avvia un’impresa in un’area a bassa presenza commerciale dovrebbe poter usufruire di un regime fiscale e burocratico di vantaggio); un fondo per la rigenerazione urbana e la valorizzazione commerciale delle aree che servirà ai Comuni per finanziare progetti di sostegno al commercio di prossimità; miglioramento dell’attrattività e della qualità dello spazio urbano (con eventi, mostre, iniziative culturali); azioni di contrasto all’impoverimento della popolazione e in particolare del ceto medio; formazione digitale per i commercianti, per farli tornare a "dialogare" in modo efficace con residenti e turisti.

Le soluzioni per impedire la desertificazione ci sono - sottolineano da Confesercenti - ma a condizione che la politica a livello nazionale, regionale e locale ne sia consapevole e si faccia carico del problema". Qualcosa rispetto all’Europa, secondo l’associazione, non funziona.

"Oggi in Europa ci sono città con quartieri dove sono pianificati non solo luoghi della cultura e della socialità, ma anche servizi quali negozi, farmacie, edicole. Da noi si fa invece nascere un supermercato laddove una fabbrica ha chiuso. Confesercenti si pone in definitiva l’obiettivo di favorire un’evoluzione ordinata tra tradizione e innovazione, affinché il commercio di vicinato non solo sopravviva, ma torni a essere protagonista delle nostre città".

Francesco Bocchini