PATRIZIO CECCARELLI
Cronaca

Contro ogni dittatura. Folla immensa in piazza: "La festa della libertà. No alle polemiche"

Così tante persone non si vedevano da anni. "Non è un passato lontano". Tomasi: "Nei valori della Resistenza, pace e rispetto della dignità umana". .

Così tante persone non si vedevano da anni. "Non è un passato lontano". Tomasi: "Nei valori della Resistenza, pace e rispetto della dignità umana". .

Così tante persone non si vedevano da anni. "Non è un passato lontano". Tomasi: "Nei valori della Resistenza, pace e rispetto della dignità umana". .

PISTOIAUna folla numerosa ieri mattina ha festeggiato in piazza della Resistenza gli 80 anni della Liberazione dal nazifascismo. Una folla numerosa come non si era mai vista a Pistoia negli ultimi anni, come a volere sottolineare che gli anticorpi contro ogni forma di dittatura sono ancora vivi ed efficaci. A ricordare i momenti che portarono alla nascita della dittatura in Italia, gli anni della guerra e la lotta dei partigiani, è stato uno degli ultimi testimoni rimasti, Renzo Corsini, presidente onorario di Anpi di Pistoia. È stato lui a prendere per primo la parola.

"Il 25 aprile – ha detto Corsini – è il compleanno della nostra Italia, perché segna la data in cui abbiamo vinto la nostra battaglia per la libertà". Un compleanno che non è stato esente dalle polemiche, in particolare dopo l’appello del ministro Musumeci di celebrare la giornata con sobrietà, in segno di rispetto per Papa Francesco.

"Non voglio che dietro le polemiche che vengono da una parte o da quell’altra – ha dichiarato il sindaco Tomasi - si nasconda o si tenti di appannare il vero significato di questa giornata, che è una festa per la libertà, ovvero la cosa essenziale che ognuno di noi ha e che è pronto anche ad impugnare un’arma per difenderla. Un giorno da festeggiare con le proprie famiglie, magari leggendo un articolo della Costituzione, che è il frutto anche della Resistenza e della lotta di liberazione. Magari anche facendo una passeggiata in queste piazze della memoria, vedendo tutti i monumenti che ricordano le vite, i deportati, i partigiani e pensare che la gioia dei bambini che giocano qui arrivi a quelle persone che si sono sacrificate per la nuova libertà".

"Sono passati ottant’anni da quegli accadimenti – ha ricordato Roberto Caiati, viceprefetto vicario di Pistoia –, sembra un passato lontano, ma in realtà lontano non è, perché i valori e lo spirito della Resistenza sono stati trasfusi nella Costituzione della Repubblica, ne sono il fondamento e vivono tutti i giorni nella nostra Carta fondamentale. Sono i valori della pace, della solidarietà, del rispetto della dignità umana e della concordia. È dovere civico e morale rafforzare la memoria della lotta e dei sacrifici fatti per la liberazione dell’Italia".

Per il segretario generale della Cgil di Pistoia, Daniele Gioffredi, la massiccia partecipazione di ieri in piazza della Resistenza è stato "un effetto boomerang delle dichiarazioni intollerabili del ministro Musumeci, che hanno portato molte più persone, come non si vedevano da anni, in piazza della Resistenza. Questo da una parte vuol dire che ci sono ancora gli anticorpi necessari rispetto al fascismo e quindi c’è una garanzia della democrazia che le persone voglio mantenere e dall’altra c’è stata una risposta da parte delle persone che voglio garantirsi quella libertà conquistata 80 anni fa".

Rosalba Bonacchi, presidente dell’Anpi Pistoia, facendo riferimento alle polemiche della vigilia, ha dichiarato che "noi non abbiamo mai tenuto celebrazioni che non fossero sobrie. Questa del 25 aprile è una commemorazione che risale nell’immediato dopoguerra e si è sempre svolta così, nessuno ha mai fatto delle intemperanze".

E sui valori da trasmettere ai giovani, Bonacchi ha aggiunto: "Noi abbiamo un grande compito, quello di raccontare alle nuove generazioni quello che è successo, a partire da come è nato il fascismo e l’invito è a vigilare, perché il fascismo, sia pure con altre spoglie e con altri aspetti, può sempre tornare".

Patrizio Ceccarelli