Coppa Diddi, tanta emozione: "Lo sport è il cuore che batte. Tutta la comunità in festa"

Il nuovo presidente Mangoni: "Duecento iscritti, una grande soddisfazione"

Coppa Diddi, tanta emozione: "Lo sport è il cuore che batte. Tutta la comunità in festa"

Il nuovo presidente Mangoni: "Duecento iscritti, una grande soddisfazione"

Guido Viero, della Rappresentativa Veneto, ha vinto la 76° edizione della "Coppa Dino Diddi" gara allievi, unica nel ciclismo giovanile italiano, svolta ad Agliana domenica 1 settembre, organizzata dall’instancabile Gs Dino Diddi, quest’anno con il nuovo presidente: Maurizio Mangoni, cantautore con la passione del pedale. "Mi sono avvicinato al Gs Diddi qualche anno fa – racconta Mangoni -, con l’idea di fare qualcosa di bello per la comunità. Frequentando l’associazione, composta da una vecchia guardia per lo più di over 70, ho capito che la maggior parte di questi eventi, in Italia, vivono grazie a una generazione che fonda il proprio operato totalmente sull’entusiasmo. Ho cercato di affrontare con calma e attenzione, con tutto il consiglio, la foresta burocratica che ci troviamo davanti. Credetemi – afferma -, organizzare una gara ciclistica a questo livello è da pazzi. Ammetto un po’ di apprensione e, come sempre, emozione".

Questi i numeri: 200 iscritti, il massimo consentito dalla Federazione, 20 moto staffette, Polizia stradale, più di 70 persone a terra (volontari e personale Asa), 4 ambulanze, 2 automediche, 4 medici di gara, Vigili del fuoco. Con Mangoni dirigenti appassionati come Franco Vettori (nel sodalizio da 65 anni), Claudio Taffini (per 32 anni presidente) e tanti altri. Ospiti d’onore Francesco Moser e Mara Mosole. A condurre Antonio Mannori con la sua radiocronaca, Eleonora Tosca presentatrice, diretta streaming di Daniel Guidi. Edizione dedicata al grande campione Gastone Nencini, vincitore del Giro d’Italia 1957 e del Tour de France 1960, con la presenza della figlia Elisabetta. Grandi nomi del ciclismo sono passati dalla "Diddi": Tadej Pogacar, Vincenzo Nibali, Elia Viviani e molti altri.

"E’ tra le più importanti manifestazioni ciclistiche per allievi in Europa – evidenzia Mangoni -. Ma anche la più piccola gara è fondamentale. Quando seguiamo i professionisti – prosegue - e vediamo Elia Viviani vincere un oro olimpico come quello di Rio, ci piace pensare che un granello di quell’oro appartenga anche a noi. Ricordiamo con affetto - aggiunge - Vincenzo Nibali che arrivò dalla Sicilia senza una squadra di supporto, affrontando un viaggio lunghissimo con suo padre e la bici sul tetto della macchina. Ci piacerebbe - conclude il presidente - che questo evento diventasse occasione di condivisione e amore per lo sport di tutta la cittadinanza aglianese, come se ciascuno indossasse la propria medaglia d’oro".

Piera Salvi