REDAZIONE PISTOIA

Nozze, pioggia di disdette e sistema in tilt

Le agenzie matrimoniali: "L’80% delle coppie rinvia a settembre. Molti al 2021, quando ci sarà un vero sovraccarico di richieste"

Un matrimonio in chiesa

Pistoia, 23 aprile 2020 - L’ultima telefonata di disdetta per molti è arrivata appena poche ore fa. L’ultima di una lunga serie: "Il matrimonio del 4 luglio? Rimandato. A quando? E chi lo sa...". E’ una pioggia incessante quella che si sta abbattendo sulle tante aziende impegnate nel mondo dei matrimoni, con una stagione che quasi certamente non decollerà mai.

"Siamo fermi da cinque settimane – racconta Giovanni Becagli socio insieme a Patrizio Cirri del catering ’L’Oste gentiluomo’ con sede a Quarrata, cui è associato anche il ristorante ’Rivendita numero 1’ – e più i giorni passano, più le telefonate di annullamento si moltiplicano. Il vero problema è l’incertezza generale: ripartiremo – prosegue Becagli che vuole comunque essere ottimista –, ma le incognite sono troppe. E in un settore come il nostro in cui i clienti investono risorse non banali non si può scegliere di ‘andare in scena’ senza certezze".

Chi aveva provato a trovare un paracadute anticipando i tempi erano stati Samuele Spadi e Silvia Baroncelli, rispettivamente set designer e planner/style per l’azienda ’Collateral Beauty’ che si occupa di progettare matrimoni dalla A alla Z. "Un mese fa con gli sposi di maggio, giugno e luglio avevamo messo a punto un piano B – spiega Samuele –, ovvero una soluzione alternativa a quella principale sia per accordarsi coi fornitori che per tranquillizzare gli sposi. Adesso anche questi piani B stanno saltando e l’80% delle coppie cerca di rinviare a settembre, molti persino nel 2021, quando si assisterà a un vero sovraccarico di richieste. E come biasimarli? Il giorno del matrimonio è il giorno degli abbracci: sposarsi in tempi di distanza sociale è un assurdo. Restiamo comunque in attesa di capire come evolverà la situazione".

Grande incertezza anche in casa ’Wewedding’, dove i rinvii sono ormai pane quotidiano: "Abbiamo ancora dei coraggiosi di fine luglio – dice Chiara Fabbri –, ma niente di definitivo ancora. Credo che si dovrà lavorare anche su periodi nuovi, come agosto o dicembre, e su giorni nuovi, per evitare che gli eventi si accavallino. Anche se molti stanno già pensando al 2021. Comunque, gli acconti dati ai fornitori resteranno al momento congelati in attesa di nuove disposizioni che speriamo arrivino quanto prima proprio per cercare di risolvere questa situazione che si fa sempre più difficile". Dici matrimonio e dici anche fotografo. E anche questo settore non poteva non essere toccato dall’emergenza: "E dire che il 2020 sembrava partito bene – commenta Paolo Battistini di ’Foto Dalmazia’ –. Il primo matrimonio che abbiamo è ad agosto: si tratta di una coppia che ha rinviato le nozze già due volte. Speriamo che agosto sia la volta buona...". Ma il settore della fotografia vive anche di altri grandi eventi, cresime, comunioni e saggi di danza, anche questi fortemente a rischio. "Per cresime e comunioni si dovrebbe trattare solo di un rinvio, ma i saggi di danza e le foto di classe sono lavori totalmente persi". La catena delle ripercussioni da virus investe anche il mondo dei confetti, come confermano da ’Bruno Corsini’, sicuramente l’azienda più famosa del segmento.  

Molte le chiamate che ci hanno annunciato che le feste sono solo rimandate – dice Giorgia Baroni –. Abbiamo qualche data su ottobre per le comunioni e per i matrimoni, ancora niente di ufficiale. I confetti che abbiamo continuato a produrre, seppure in altri volumi, sono quelli di laurea: ci siamo organizzati per predisporre una sorta di pacchetto dove in un’unica consegna si trovino i confetti, la corona di alloro e la cosiddetta ‘penna del dottore’ da recapitare a casa del festeggiato. La situazione è sì impegnativa, ma voglio trovare un segnale di speranza: pochi minuti fa una signora ha chiamato perché voleva dei confetti d’oro per celebrare i 50 anni di nozze. Insomma, la festa e le emozioni, anche se in toni molto più smorzati, possono e devono andare avanti". Un segnale di speranza da non sottovalutare, a maggior ragione in questi periodi.

linda meoni © RIPRODUZIONE RISERVATA