"Così la Casetta potrà rinascere". Dopo il milione in più dalla Regione

Il sindaco Luca Marmo e il vicesindaco Buonomini hanno presentato il progetto di riqualificazione. È previsto anche un depuratore ecologico che bonifica le acque di scarico attraverso le piante. .

E’ stato presentato il progetto di riqualificazione della Casetta dei Pulledrari dopo che la Regione ha stanziato un milione di euro oltre al milione e 350mila euro che erano già disponibili. Presenti in sala una trentina di persone, non proprio tantissime, tenendo conto della potenziale ricaduta. A introdurre l’incontro il sindaco Luca Marmo e il suo vice Giacomo Buonomini. "Fattori contingenti – ha esordito Marmo – hanno fatto si che il Pnrr si incrociasse temporalmente con la nostra volontà di ridare vita al comprensorio de La Casetta Pulledrari, infatti quando è stato possibile chiedere il finanziamento europeo per la realizzazione del progetto, noi lo avevamo già pronto. Oggi, con il prospetto finanziato a metà da fondi Pnrr e con il contributo della Regione Toscana siamo in grado di dare inizio ai lavori. Per ultimarli mancano ancora 350mila euro, ma questo non ci spaventa. Il termine per chiudere il cantiere lo possiamo collocare tra due o tre anni, ma intanto iniziano". Bonomini ha ricostruito la complessa storia che ha portato la struttura alla condizione degradata in cui versa adesso: "La vicenda prende le mosse nel periodo in cui venne sciolta la Comunità Montana, fu allora che venne risolto il rapporto con il gestore dell’epoca. La Casetta è a Maresca, ma è patrimonio di tutta la Montagna, da li si dipartono i sentieri che richiamano tanti escursionisti, è un luogo che deve lavorare e accogliere in tutti i giorni dell’anno, altrimenti non può reggere il mercato. Voglio ringraziare tutte le persone che il mese scorso hanno partecipato alla manifestazione a sostegno della riapertura perché hanno dato un segnale ulteriore alla Regione che infatti ha aumentato di un milione la disponibilità".

I soldi per il progetto furono reperiti tre anni fa, attraverso un bando. E’ prevista la demolizione del fabbricato Arci. L’edificio a valle dell’area ospiterà i bagni e sarà di supporto a noleggi. Nella stessa area sarà realizzato un fitodepuratore che permetterà la depurazione delle acque reflue: un impianto ecologico, che attraverso le piante depura l’acqua di scarico. Infine un parcheggio a valle e poco altro. Abbastanza per spendere 3 milioni di euro per lavori che dovrebbero iniziare dopo aver compiuto la parte burocratica. Buonomini ha annunciato prossimi incontri con imprenditori e cittadini per individuare potenziali gestori.

Andrea Nannini