Pistoia,18 luglio 2020 - Andranno gratuitamente in barca a vela per una settimana o per un solo weekend gli operatori sanitari del presidio ospedaliero San Jacopo di Pistoia che sono stati impegnati in prima linea durante l'emergenza Covid19, grazie alla Lega Navale Italiana (LNI) e ai sindaci di Bergamo e Pistoia.
L'iniziativa è denominata "Le Vele del Cuore". Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi appena ricevuto il progetto hanno deciso subito di considerarlo: entrambi lo hanno condiviso e si sono scritti per organizzarlo ed offrirlo agli ospedali delle loro città.
In particolare il Sindaco Tomasi ha chiesto successivamente al direttore generale della AUSL Toscana centro Paolo Morello, che a sua volta ha accolto con favore il progetto, di diffondere la proposta tra gli operatori del San Jacopo, per raccogliere le adesioni.
“Nei durissimi mesi appena trascorsi – ha dichiarato il Sindaco di Pistoia- ci sono persone che hanno dovuto lasciare a casa la pauraindossare uno scafandro e andare al lavoro. Anzi, andare a salvare delle vite, ad allietare il dolore delle persone in isolamento, a far da tramite con i familiari dei ricoverati. Gli operatori sanitari, medici, infermieri, osa, hanno combattuto in prima linea durante la pandemia, ma non dobbiamo scordarci che loro sono in prima linea sempre e, per questo, occorre trovare i giusti modi per valorizzare il loro lavoro e rendere sempre migliori le loro condizioni lavorative. Aderire all'iniziativa Le Vele del Cuore, - ha aggiunto Tomasi- mi è sembrato un bel gesto. Condividerlo con Bergamo pensando al dramma che questa città ha affrontato, carica questa iniziativa di un significato ancora più profondo. Voglio ringraziare la Lega Navale italiana per questa bella opportunità e voglio dire ancora una volta grazie al persone sanitario dell'Ospedale San Jacopo.
Alla presentazione del progetto ha partecipato anche il Vicesindaco e Presidente della SdS pistoiese la dottoressa Anna Maria Celesti. La dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio unitamente alla dottoressa Monica Chiti, della direzione infermieristica, ha fatto sapere che andranno in barca a vela principalmente gli operatori sanitari, medici, infermieri e OSS, dei contesti operativi che nei mesi dell'emergenza sanitaria sono stati maggiormente impegnati e che fanno quindi riferimento ai setting che sono stati dedicati al Covid,19 al pronto soccorso e alla terapia intensiva. Ad oggi gli operatori che hanno manifestato interesse al progetto sono una cinquantina.
“Gli operatori sanitari –ha sottolineato Di Renzo, parlando anche a nome della direzione generale- hanno particolarmente apprezzato questa iniziativa in quanto pensata appositamente per loro che, nella loro dimensione personale ed umana, avranno l’opportunità di dedicarsi a se stessi dopo un lungo tempo dedicato quasi esclusivamente agli altri. E’ un premio più che meritato in quanto durante l'emergenza Covid19 hanno dimostrato grande professionalità, senso di responsabilità e abnegazione totale nell'assolvere la loro missione nei confronti dei pazienti".
I promotori del progetto in particolare Massimo Sabatini e Marco Saccardi rispettivamente presidenti della Sezione di Firenze e Prato e della delegazione di Pistoia della LNI spiegando le finalità del progetto hanno dichiarato: "gli ultimi mesi sono stati molto impegnativi per tutti, ma in particolare per gli operatori della sanita’ e i volontari impegnati nell’assistenza alle persone colpite dal Covid 19 che hanno dato una grande dimostrazione di senso del dovere e di responsabilità. Per nessuno di noi sara’ facile dimenticare i drammatici momenti provenienti dagli ospedali e dalle sale di rianimazione dove si e’ consumata una tragedia di proporzioni bibliche. La finalita’ e’ quella di mettere a disposizione, gratuitamente , le imbarcazioni degli armatori e soci che vorranno aderire, per offrire un periodo di vacanza agli operatori sanitari e ai volontari che si sono impegnati, in modo ammirevole nel contrasto all'epidemia, con una particolare attenzione verso coloro che hanno prestato servizio nelle zone più colpite dal Virus, ovvero Medici, infermieri e oss regolarmente iscritti all’albo nazionale italiano di riferimento, che hanno prestato servizio presso una struttura ospedaliera".