REDAZIONE PISTOIA

Covid, imprenditore racconta il suo calvario su Fb: 'Negativo dopo 83 giorni'

Il fornaio Nicola Giuntini: 'Non bisogna dare nulla per scontato con questa malattia. Il vaccino? Finalmente l'ho fatto e farei anche dieci richiami pur di non tornare in ospedale'

La foto postata da Nicola Giuntini su Fb

Pistoia, 22 agosto - L'imprenditore Nicola Giuntini, titolare del forno di famiglia a Quarrata, maestro panificatore al ristorante Bonodinulla sulla Sala e dirigente di Confcommercio, nelle ultime ore ha raccontato su Facebook  la sua drammatica esperienza con il Covid.

«L’ho preso il 27 febbraio - ha scritto - la settimana dopo sono stato ricoverato per 8 giorni, non ho avuto bisogno di essere intubato o del casco, mi hanno rimandato a casa e sono stato 21 giorni con l’ossigeno. Mi sono negativizzato dopo 83 giorni e 14 tamponi. Sono un miracolato perché avevo tutte le condizioni patologiche per avere un decorso ben diverso. L’esperienza più banale e più dura è quella di alzarsi dal letto per andare a far pipì e sentire di non riuscire a respirare già solo in quel minuto di tempo. Sono tante le cose che si danno per scontate ma che non lo sono più quando ti ammali di Covid: ad esempio ho dovuto rapidamente imparare a dormire a pancia sotto, a mangiare con l’ossigeno nel naso, a fare la doccia in un minuto. Per il momento non ho grandi conseguenze a lungo termine».

Poi la conclusione, con la speranza di sensibillizzare l'opinione pubblica: 'Mercoledì scorso, finalmente, sono riuscito a fare il vaccino. La dottoressa nel farmelo mi ha consigliato di fare anche il richiamo per una maggiore protezione viste le mie patologie. Ho risposto: fatemene 10 piuttosto che tornare all’ospedale. Lei si è messa a ridere e mi ha chiesto di raccontarle la mia esperienza. Alla fine mi ha detto che secondo lei era importante che raccontassi il mio vissuto all’ospedale e con il Covid perché manca la percezione reale di cosa succede se ti ammali di Covid e hai la sfortuna di sviluppare la polmonite. Spero che il mio racconto, pur essendo minuscolo, quasi insignificante rispetto alle decine di migliaia di morti nella sola Italia, possa favorire una maggiore consapevolezza'.