Crescono le richieste alla Caritas: "Aiutiamo famiglie e persone sole. Un grazie alla Fondazione Caript"

Contributo da 110mila euro: sono 177 i nuovi accessi. La direttrice Brizzi: "In testa, l’emergenza abitativa"

Crescono le richieste alla Caritas: "Aiutiamo famiglie e persone sole. Un grazie alla Fondazione Caript"

Maria Cristina Brizzi, direttrice della Caritas Diocesana di Pescia. ringrazia la Fondazione Caript per l’importante contributo che anche quest’anno ha destinato. alle famiglie del territorio, con. 110mila euro stanziati

La Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia anche quest’anno anno sostiene le attività della Caritas Diocesana di Pescia con un contributo che permetterà di supportare le persone e le famiglie in difficoltà sul territorio diocesano. "Per l’anno 2024 il contributo della Fondazione è pari a 110mila euro. Un contributo importante per una realtà come la nostra, che negli anni ha visto crescere sempre più il numero di persone che bussano ai nostri Centri di Ascolto diocesani e parrocchiali. Questa donazione ci permetterà di rafforzare la nostra attività di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Per far sì che questo avvenga nel migliore dei modi supportiamo i nostri ospiti in collaborazione con i servizi sociali del territorio (Società della salute e Comuni)- scrive Maria Cristina Brizzi, direttrice della Caritas Diocesana di Pescia -Voglio ringraziare in particolar modo il dottor Luca Gori, presidente della Fondazione, la dottoressa Cristina Pantera, vice presidente, il dottor Matteo Carradori, direttore, e il Consiglio di amministrazione dell’ente per la fiducia e il sostegno costante che ci dimostrano". Con il contributo del 2023 sono stati sostenuti, 252 nuclei familiari, residenti nel territorio della Diocesi di Pescia, per un totale di 518 persone. La quota è stata così ripartita: la fetta più grande, oltre il 38 per cento, è andato in spese per la casa (affitto, bollette), ancora una parte per l’emergenza abitativa di persone che non potevano essere collocate in strutture, in medicine, ticket, spese per ausili sanitari, abbonamenti o biglietti per mezzi pubblici, acquisto di carburante.

"Attraverso un’analisi statistica effettuata mediate un database che mette in rete i centri di ascolto, abbiamo rilevato che il totale dei beneficiari incontrati dai nostri servizi si attesta sui 763, di cui 177 nuovi accessi, quindi persone che si sono rivolte per la prima volta ai centri Caritas. Di questi sappiamo che il 59 per cento sono donne e il 41 per cento uomini. A questi dati sono da aggiungere le realtà che non abbiamo potuto esaminare perché non presenti nel database utilizzato. Sappiamo per certo quindi, che la fotografia fatta non è rappresentativa di tutto il territorio diocesano ma ci dice già molto rispetto ai numeri e ai bisogni che le nostre realtà incontrano e supportano giornalmente".

Tra i bisogni maggiormente rilevati sicuramente quello legato alla povertà la fa da padrone: e riguarda il 70 per cento degli utenti. Si parla in questo caso di richieste pervenute da famiglie o da singoli, che da soli non riescono a sostenere le spese minime per arrivare a fine mese. Parliamo quindi di tutto ciò che riguarda le spese di una casa, di utenze, di beni di prima necessità oltre che spese sanitarie. A seguire, ci sono in bisogni legati all’abitazione, alla salute, al lavoro. Grazie al database è possibile, ad oggi, vedere già l’andamento e quindi le presenze degli ospiti presso i servizi della Caritas nei primi 6 mesi del 2024 e confrontarli con quelle dell’anno appena trascorso. Da questa prima visione si può vedere che nel 2024 i beneficiari che hanno avuto accesso ai vari sportelli, diocesani e parrocchiali, sono stati 793, quindi 30 in più rispetto al 2023 solo nei primi sei mesi, per un totale di 4.643 interventi.

"Nel 2024 – chiarisce la direttrice Brizzi – sono aumentati i centri di ascolto sul database dal quale si estraggono i dati, quindi quest’anno riusciremo ad avere una fotografia ancora più vicina alla realtà del territorio rispetto all’anno precedente. Tutto questo per sottolineare che il sostegno che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere da parte della Fondazione, oltre a conferma quanto questa sia generosa e attenta ai temi sociali, ci permette di essere davvero un aiuto concreto e costante per il territorio".

Emanuele Cutsodontis