La crisi dell’Estra passerà attraverso un nuovo cambio in panchina. Il presidente Ron Rowan ha deciso. Ai saluti Zare Markovski, a secco di vittorie nelle sei partite in cui ha allenato dopo il suo arrivo in sostituzione di Dante Calabria. La fine del rapporto, ancora non ufficializzato dal club biancorosso, arriva dopo il nuovo ko al PalaCarrara contro Tortona.
Una decisione per certi versi inevitabile non solo come conseguenza dei pessimi risultati ottenuti dal macedone, ma anche alla luce delle profonde diversità di vedute fra il presidente e lo stesso Markovski. Da una parte infatti Rowan continua a parlare di play off come obiettivo stagionale, dall’altra Zare, anche domenica nel post-partita, aveva puntato il dito contro i difetti strutturali della squadra.
La conferenza stampa dopo Tortona aveva dato la sensazione di essere una sorta di lettera d’addio del macedone che aveva messo le carte in tavola, facendo un quadro esaustivo della situazione. Ha parlato di problemi strutturale legati ad un roster costruito male, con evidenti problemi legati alla fase difensiva, con lunghi più adatti ad attaccare che a prendere rimbalzi. Poi le stilettate su una squadra che "può diventare un gruppo solo se vuole esserlo. Se c’è egoismo da qualche parte difficilmente però si può creare alchimia. Dovrebbe regnare il bene del gruppo, non l’interesse individuale". Parole pesantissime che avranno fatto pensare la proprietà.
Dunque assisteremo a un nuovo cambio in panchina, arrivando così in 3 mesi al quarto allenatore, considerando anche la partita con Tommaso Della Rosa alla guida, che si siederà sul pino biancorosso. Cambiare per poi alla fine non cambiare niente, perché chi arriverà, e già questo è un bel rebus, si troverà ad affrontare gli stessi problemi legati al roster, a egoismi che creano solo danni alla squadra, e alla gestione di un rapporto con un presidente molto intraprendente. Tecnici italiani liberi ci sono, ma chi si prenderà la briga di guidare una Pistoia così allo sbando?
Maurizio Innocenti