Giacomo Bini
Cronaca

Crolla l’argine dell’Agna, fermato l’inceneritore. La paura dei residenti: “Per noi torna l’incubo”

Due cedimenti nel giro di mezz’ora davanti all’ingresso dell’impianto. La strada è stata chiusa al traffico e le attività interrotte. Il sindaco ha prolungato l’ordinanza di evacuazione per Stazione

Crolla l’argine dell’Agna, fermato l’inceneritore. La paura dei residenti: “Per noi torna l’incubo”

Montale (Pistoia), 16 marzo 2025 – Ancora un crollo nell’argine dell’Agna ieri dalle 11 alle 12 lungo via Guido Rossa nella frazione di Stazione a Montale. Sono franati lo spesso muro esterno e il terreno retrostante per un fronte di 23 metri proprio davanti all’ingresso dell’inceneritore. Per precauzione l’impianto è stato spento, secondo le procedure previste dall’autorizzazione ambientale, e ha cessato le attività per tutelare la sicurezza dei lavoratori fino a lunedì. L’argine non si è rotto del tutto ma si è molto indebolito. Il genio civile che ha disposto un intervento urgente di messa in sicurezza che è iniziato nel pomeriggio. L’intervento consiste nel collocare tre file di blocchi di cemento lungo il tratto franato. La strada è stata chiusa al traffico e quindi è interrotto il collegamento tra la zona industriale di Montale e il cavalcaferrovia che porta anche alla viabilità che porta all’autostrada. Il crollo dell’argine è avvenuto con due frane consecutive e contigue nel giro di poche decine di minuti, la prima alle ore 11 e la seconda, con lo smottamento del pezzo adiacente a quello già franato, circa un’ora dopo.

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Il crollo a Montale

Il punto interessato è quello in cui l’Agna compie una svolta verso est, all’incrocio tra la via Guido Rossa, la strada principale della zona industriale di Montale e la piccola strada denominata via Dalla Chiesa che corre proprio sotto l’argine. Il tratto smottato si trova a meno di 300 metri a sud rispetto al punto dove è avvenuta la disastrosa rottura del 2 e 4 novembre 2023. Il materiale franato, costituito dalle grosse pietre del muro e dalla terra intrisa d’acqua, ha invaso per una buona metà la sede stradale. L’autista di un furgone si è trovato a passare in direzione di Montale proprio mentre avveniva la frana e per poco non è stato investito.

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“Una pietra mi è finita sotto la ruota – racconta – ho avuto paura e per fortuna né io né il furgone abbiamo subito danni, mi sono fermato e ho chiamato subito i vigili del fuoco”. Sul posto sono arrivati i vigili urbani di Montale, i carabinieri e i mezzi della protezione civile. Il sindaco di Montale ha allertato immediatamente il genio civile che ha inviato i suoi tecnici sul posto per decidere il tipo di intervento da effettuare. Sono accorsi anche i residenti della case più vicine, quelle che si trovano in via Mattei, a pochi passi dall’inceneritore. “Siamo spaventati – hanno detto vedendo il muro crollato – quell’argine ci fa sempre più paura”.

A quel punto sono passate poche decine di minuti ed è avvenuta la seconda frana di un pezzo di muro che era rimasto fino a quel momento in piedi. Il materiale smottato ha travolto anche il cartello indicatore di via Dalla Chiesa. Il secondo crollo ha accentuato la preoccupazione per la tenuta dell’argine. Il sindaco di Montale, intervenuto sul posto, insieme al vice-sindaco Alessio Guazzini e ad altri consiglieri comunali si è messo in contatto con la direzione dell’attività dell’inceneritore comunicando la necessità di chiusura dell’impianto per ragioni di scurezza. L’impianto ha iniziato le procedure di spegnimento controllato secondo le regole fissate dall’Autorizzazione Ambientale Integrata. Il sindaco ha anche prolungato alle ore 8 di oggi l’ordinanza di evacuazione, che in un primo tempo era stata disposta fino alle 14 di ieri. L’ordine di evacuazione riguarda gli abitanti le cui case non consentano di andare ai piani alti. In particolare gli abitanti delle case vicine al crollo sono stati caldamente invitati a non stare ai piani terra e nei seminterrati e, in caso di impossibilità a farlo, a recarsi da parenti o conoscenti oppure a usufruire della struttura di accoglienza predisposta presso la Misericordia di Montale.

Un’altra frana dell’argine si era verificata, dalla parte interna rispetto al torrente, anche il 14 febbraio scorso in un punto a poche decine di metri a nord rispetto a quello della rottura del novembre 2023. Anche in quella occasione c’è stato un intervento di somma urgenza del genio civile per la messa in sicurezza di quel tratto di argine. Quell’intervento è ancora in corso di esecuzione. La ditta esecutrice, la Prato Scavi, ha ancora i mezzi sul posto e li utilizzerà per i lavori da eseguire sulla nuova frana dell’argine. Nella notte tra venerdì e sabato si è verificato anche un altro crollo del muro interno in un tratto dell’argine dalla parte di Montemurlo non lontano da quello della rottura del 2023. Gli eventi di queste settimane confermano la fragilità dell’argine e la necessità di interventi immediati.