
Nella foto, l’importante cedimento del muro sulla Statale 66 nei pressi dell’abitato dei Borghetto
Non c’è pace per la strada statale 66. Che la viabilità su quel breve tratto di strada, lungo circa 9 chilometri, abbia subito ogni genere di disagi è fatto noto da tempo; prima i numerosi cantieri per allocare i sottoservizi, dalla metanizzazione alla telefonia i tratti sottoposti a limitazioni sono stati pressoché continui e non sembra che le imprese impegnate nella realizzazione siano riuscite a dialogare sufficientemente per limitarli. Negli ultimi tempi, come ha fatto rilevare un cittadino residente a San Marcello, a cui capita di scendere a Pistoia con buona frequenza, ci sono state ulteriori situazioni problematiche, lui stesso racconta di aver chiamato il 112 per segnalare la caduta di sassi sulla strada, nel tratto tra il Curvone e l’abitato di Borghetto.
"Si tratta – afferma l’uomo – di uno stillicidio, in cui il cedimento del muro di Borghetto è solo l’ultimo episodio; le interruzioni per asfalto, gas, telefono ecc. sono un continuo tormento, senza tenere conto che si asfalta e subito dopo si torna a fare tracce, come se fare e disfare non costasse nulla. Quando ho telefonato in Regione mi è stato risposto, con estrema gentilezza, che le asfaltature sarebbero state fatte a fine lavori ma, in realtà non è andata così, generando una spesa di denaro pubblico fatta in modo, quantomeno illogico". Il crollo di un’ampia porzione di muro nel piccolo borgo a pochi chilometri dalla città, pare dovuto in buona parte alle notevoli precipitazioni, ha aperto una ferita imprevista e della quale non si riesce a individuare la tempistica di ripristino ma, dalla famiglia che abita sopra il cedimento, rimasta di fatto isolata, manifesta comunque ottimismo. Intanto il capofamiglia si è armato di pazienza e ha tracciato un percorso nel bosco che permette di raggiungere l’abitazione, sia pure con un certo impegno. Nel frattempo, proprio stamani, è in corso un incontro con Anas che dovrebbe portare a un, auspicabilmente rapido, ripristino della strada per raggiungere l’abitazione.
"Per il nostro benessere – prosegue l’uomo – e nell’interesse di tutte le persone che percorrono la strada tutti i giorni, vuoi per lavoro che per bisogno o per svago. Si tratta di un muro importante, stimo lungo parecchie decine di metri, costruito sicuramente molti anni addietro. Aspettiamo di tagliare il traguardo della soluzione ma credo si possa essere abbastanza ottimisti".
Andrea Nannini