Firenze, 14 gennaio 2024 – In mezzo al trambusto c’era anche una donna incinta: sta bene, ma resta in osservazione nel reparto di ostetricia e ginecologia del San Jacopo. E’ ancora corposo il bollettino dei feriti dopo il crollo di ieri sera durante un matrimonio al Convento di Giaccherino a Pistoia. Una porzione del solaio è collassata, trascinando nel vuoto una sessantina di persone.
Il bollettino dei feriti
Stando alle notizie che arrivano dai diversi presidi ospedalieri, restano complessivamente 28 le persone ricoverate. Cinque persone si trovano a Lucca: uno in rianimazione con prognosi riservata ma non in pericolo di vita; due pazienti sono ricoverati in area chirurgica e sono attualmente in buone condizioni di salute; due pazienti sono stati trattenuti in osservazione per traumi più lievi. Dei 12 pazienti ricoverati, sempre ieri sera nel presidio San Jacopo ne restano ricoverati 3. Gli 8 pazienti arrivati a Pescia, tutti in codice verde, sono ancora in valutazione per eventuale ricovero per fratture.
Al Santo Stefano di Prato resta ricoverato un ragazzo in terapia intensiva, non in pericolo di vita e nel pomeriggio verranno dimessi altri due ragazzi: entrambi avevano riportato lievi fratture. Al San Giovanni di Dio restano 4 i ricoverati, in osservazione, per contusioni multiple, degli otto giunti ieri sera in Ps. I due giovani, un ragazzo e una ragazza, ricoverati a Careggi per politraumi sono ancora ricoverati in prognosi riservata, ma le loro condizioni cliniche risultano stabili. All'Ospedale di Empoli 3 pazienti sono stati dimessi e rimane ricoverato un paziente in osservazione. Dimessi ieri notte i due giovani sposi, giunti al pronto soccorso di Pistoia, che avevano riportato contusioni.
Che cosa è successo: il crollo del solaio
Le persone presenti alla festa erano inizialmente circa 150. Tutto è accaduto poco prima delle ore ore 20 circa, quando è arrivata la chiamata al 112 che a sua volta ha attivato la Centrale Operativa 118 Empoli-Pistoia che si è subito attivata come Coordinamento Regionale Maxiemergenze e, a sua volta ancora, ha attivato le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri. Fin da subito c'è stata una fortissima interazione, con le relative reazioni operative, da parte degli Ospedali coinvolti anche di altre Aziende Sanitarie come la Nord-Ovest e l'Azienda di Careggi.
In Centrale è subito giunto il direttore Piero Paolini che ha gestito la catena dei soccorsi e deciso, nel più beve tempo possibile, gli interventi da effettuare. La Centrale Operativa Pistoia- Empoli ha provveduto all'invio sul luogo dell'evento di 2 automediche, 5 ambulanze infermieristiche (di cui 4 allestite per l'evento), 8 ambulanze BLSD (di cui 5 allestite per l'evento) e 10 ambulanze BLS (di cui 8 allestite per l'evento), 4 pulmini. Al fine di garantire le operazioni di soccorso per l'evento, e al contempo il mantenimento della normale operatività della Centrale, sono state allestite 2 ambulanze con medico e infermiere a bordo e 7 ambulanze BLSD a copertura del territorio.
Le persone soccorse sono state 39 con l'iniziale attribuzione dei seguenti codici: 6 codici Rossi, 5 Gialli e 28 Verdi. In particolare il presidio ospedaliero di Pistoia si è attivato per fare posto all'arrivo di un massiccio afflusso di pazienti critici.
La catena dei soccorsi
"Rapidamente mi sono recata in ospedale - ha dichiarato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e della rete ospedaliera aziendale - dov'è stato messo in atto il protocollo per la gestione delle Maxiemergenze ed eventi a carattere straordinario denominato Peimaf - Piano di emergenza interno di massiccio afflusso ed è stato richiamato in servizio ulteriore personale sanitario per far fronte all'improvvisa emergenza. Nell'arco di una ventina minuti sono state rese disponibili 3 sale operatorie e attivate le relative équipe chirurgiche e ortopedica; predisposti 4 letti aggiuntivi di terapia intensiva e allestiti ulteriori 4 letti operatori e rese disponibili, sempre in Pronto Soccorso, 3 sale rosse per accogliere i codici rossi e disposto un aumento di 26 posti letto dedicati ad accogliere i feriti che sarebbero sopraggiunti".
“Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza del personale medico e infermieristico che si è prontamente presentato in servizio con una disponibilità di ulteriori 25 infermieri e 12 operatori sanitari, oltre al personale medico della medicina d'urgenza. Ringrazio tutti - ha proseguito la dottoressa - per la pronta disponibilità e per la professionalità dimostrata. Come direttore della rete ospedaliera devo evidenziare che da parte degli altri ospedali e degli altri pronto soccorsi c'è stata una immediata risposta per fronteggiare la situazione e aiutarsi a vicenda per soccorrere e curare i feriti".
E' stata determinante l'efficacia della rete tra ospedali, anche tra diverse Aziende Sanitarie, in particolar modo con la Nord-ovest e l'Azienda di Careggi e tra territorio e ospedali, nella gestione dei soccorsi e nell'accoglienza dei pazienti. Gli ospedali di destinazione, - ha riferito il dottor Paolini, oltre a quello pistoiese dove sono stati centralizzati 12 pazienti, sono stati quelli di: Pescia, Firenze AOU Careggi, Empoli, Firenze San Giovanni di Dio, Lucca e Prato. Si fa presente che 4 codici Verdi su Pistoia e 1 codice Verde su Lucca hanno lasciato il cantiere dell'evento in qualità di accompagnatori di altri pazienti, ma una volta giunti in Pronto Soccorso si sono presentati al triage chiedendo assistenza e per questo inclusi nella lista delle persone ferite; inoltre, 2 persone hanno lasciato il luogo dell'evento con mezzi propri senza farsi valutare dai soccorritori, e giunti nel loro Hotel a Firenze si sono rivolti al 112 per essere soccorsi, per cui l'intervento è stato operato dall'emergenza sanitaria di Firenze, che li ha trasportati all'ospedale di Torregalli)
Anche la Centrale Pistoia-Empoli ha raddoppiato il proprio personale per far fronte alla gestione dell'evento di Maxiemergenza e garantire le operazioni di soccorso ordinarie. "Sono stati coinvolti - riferisce Paolini- 2 medici, 2 coordinatori infermieristici, 8 infermieri, 6 operatori tecnici. E' stato attivato il gruppo maxiemergenze locale della centrale di Pistoia, che ha provveduto a preparare alla partenza il mezzo logistico e il PMA a disposizione, dei quali successivamente non è stata ravvisata la necessità. Il personale del Coordinamento Regionale Maxiemergenze ha contribuito nell'allertare le Centrali Operative limitrofe e gli ospedali, e a mantenere informato e aggiornato il sistema Regionale di Protezione Civile, rimanendo a disposizione fino a conclusione dell'evento".