Linda Meoni
Cronaca

Dai salotti alle cucce di lusso per cani: come ripartire a sorpresa a 40 anni

Tappezziere a Quarrata: ma nel 2009 la ditta era fallita

«MERITO DI BRUCE» Massimo Scatizzi con il suo cane

Pistoia, 7 novembre 2014 - NELL’ELENCO dei clienti eccellenti spiccano i nomi di Fiorello (sì, proprio lui, Rosario) e anche Catherine Spaak, «avvistata» in strada con al collo una delle sue creazioni (il marsupio), senza contare canali di vendita aperti a Londra e Mosca. Gli avessero detto che sarebbe andata a finire così, Massimo Scatizzi, quarratino di quasi 40 anni, tappezziere per una ditta poi fallita nel 2009, avrebbe fatto a tutti una grossa risata in faccia.

«HO FATTO tutto senza fretta – racconta –, tassello dopo tassello. E il passaparola ha fatto il resto. Pensando a come ho cominciato, cioè per caso, non ci credo nemmeno io che le cose possano andare per il verso giusto». Lo zampino, è proprio il caso di dirlo, ce l’ha messo Bruce, il cane di Massimo, che nel 2009 ha avuto seri problemi di salute che gli avevano compromesso i movimenti. Fu così che Massimo sfruttando la sua esperienza decennale di tappezziere decise di preparare un materasso speciale per Bruce, talmente speciale da riuscire a scongiurare definitivamente il rischio paralisi. Una gioia doppia.

«IL VETERINARIO che aveva in cura Bruce – continua Massimo – vide i suoi progressi e il materasso che avevo realizzato per lui e ne rimase stupito. Allora cominciai a dilettarmi per gli amici che mi chiedevano cucce o lettini, così, dopo cena. Poi è arrivata la messa a punto di un catalogo completo e con questo il triplicarsi delle richieste. Una sorpresa». Marsupi, divani, lettini, cucce, materassi, tunnel, cuscini, sacchi nanna, seggiolini per l’auto, materassini da viaggio e modelli salvaspazio, tutti personalizzabili, a cui si aggiunge la collezione di portachiavi e bijoux in plexiglass: la fantasia non conosce confini per Massimo che ha dato vita a questo laboratorio al quale ha dato il nome di «Bau Barù», nella sua casa a Casini di Quarrata.

NON MANCANO, neanche a dirlo, le varianti di lusso con modelli in cuoio e in cavallino, approdate nelle boutique di Milano, insieme a quelle ‘povero-chic’ realizzate con sacchi di juta utilizzati per il caffè e quelle in cui compare la tecnica quarratina del capitonné. A credere nel lavoro di Massimo anche tanti negozianti locali (Greenhouse di Quarrata, Piccola Fattoria di Montemurlo, Plutomania di Lastra a Signa e Piero Toilet, Lanini Toilet, Zei Cinofilia e Bau’s di Firenze), che vendono una selezione dei prodotti da lui realizzati e presto anche un sito web con un canale di vendita dedicato.