Pistoia, 3 giugno 2019 - Il presidente dell'Ordine dei medici di Pistoia, Beppino Montalti, si dice indignato per la dicitura che compare in fondo al foglio di dimissioni di un’anziana paziente dal pronto soccorso di Pistoia, dove la donna si era recata, a fine aprile, per una sospetta frattura. "Gentile signora _si legge nel foglio_ desideriamo renderla partecipe che il servizio sanitario regionale ha impiegato 264 euro per il suo percorso di cura".
Montalti ha trasformato la sua indignazione in una lettera al prefetto. "Egregio prefetto proprio lei in questi giorni, al significativo concerto per la Repubblica, ha usato parole quali umanità, solidarietà, inclusione – scrive il presidente dell’ordine –. La missione degli ordini professionali dei medici è quella di salvaguardare e incrementare l’alleanza tra medici e pazienti nei loro percorsi di cura, unicamente nell’interesse dei più deboli e della collettività. Come medico, cittadino e rappresentante di un ordine professionale mi viene spontaneo indignarmi per questa soluzione ideata, pensata e sviluppata da qualche solerte, rampante, burocrate nell’illusione di mortificare un’anziana signora ultraottantenne al fine di scoraggiarla a ricorrere alle cure del sistema sanitario nazionale". Sulla questione interviene Stefania Saccardi, assessore regionale alla salute: "Sinceramente non capisco il motivo di tanta indignazione. Forse il dottore ha male interpretato il senso di questa scelta della Asl, e dunque voglio provare a spiegarglielo. Quella di informare il cittadino della cifra che il Servizio sanitario regionale ha speso per curarlo (anche quando il cittadino è esente per vari motivi) - chiarisce l'assessore -, anche se forse può non sembrare il massimo dell'eleganza, e' una decisione che va nella direzione di rendere informato e consapevole il cittadino dei costi sostenuti dal sistema per tutelare la sua salute, anche in nome della trasparenza".