REDAZIONE PISTOIA

Da giurista a infermiere, una scelta per la vita: “Ho seguito la vocazione”

La storia è quella di Umberto, un ragazzo come tanti, che ha cambiato strada. “Tutto è iniziato dopo la malattia di mia madre, ho deciso di colmare un vuoto”

Umberto Palma, oggi 34 anni, da Napoli a Pistoia: ha scelto scienze infermieristiche dopo gli studi in giurisprudenza

Umberto Palma, oggi 34 anni, da Napoli a Pistoia: ha scelto scienze infermieristiche dopo gli studi in giurisprudenza

Pistoia, 4 febbraio 2025 – Lo spunto è arrivato in un momento di salita, di quelle che la vita ogni tanto presenta sul cammino. E così la direzione che sembrava tracciata è cambiata: dagli studi in giurisprudenza, ecco la virata verso le scienze infermieristiche. La storia è quella di Umberto Palma, oggi 34 anni, da Napoli a Pistoia con l’obiettivo di offrirsi al prossimo andando a colmare un vuoto che molto spesso si presenta: quello riconducibile alla mancanza di infermieri domiciliari sul territorio.

“La decisione di iscrivermi a Scienze infermieristiche – dice Umberto ripercorrendo la sua storia – è arrivata dopo l’esperienza vissuta con mia madre. Si era ammalata e ha avuto bisogno di servizi a domicilio che troppo spesso si sono dimostrati insufficienti. Ho quindi visto coi miei occhi la grossa voragine territoriale che c’è in tema di servizi infermieristici e allora è come maturata in me una vocazione che mi ha indotto a lasciare gli studi in legge per dedicarmi a quelli in infermieristica”. Dopo un’esperienza da Oss svolta in Toscana, la laurea a Pisa in Scienze infermieristiche è arrivata anche una parentesi nella sanità pubblica.

Una storia, in quella fase della sua vita, fotocopia di molte altre raccontate in tutta Italia dai colleghi: ritmi di lavoro insostenibili, scarso riconoscimento delle professionalità e un generale svilimento. Quindi è arrivato l’incarico in una clinica privata dove tuttora Umberto Palma lavora. L’idea delle cure domiciliari nasce proprio da quella esigenza di ragazzo, colmare un vuoto che esiste, che lui stesso aveva toccato con mano e che da solo il pubblico non riesce a riempire.

“Io non lo faccio per una questione economica, ovvero per arricchirmi – dice lui, che in versione domiciliare eroga prestazioni infermieristiche di qualsiasi tipo -, tanto che ciò che propongo è un servizio a prezzi decisamente contenuti. È che la mia storia personale mi ha in qualche modo segnato e vorrei davvero poter offrire semplicemente un supporto. Vorrei che si compiesse un incontro tra il paziente e la figura dell’infermiere, recuperando quella dimensione che in qualche caso è andata perduta”.

l.m.