GIACOMO BINI
Cronaca

Da oggi chiude il ponte. Negozianti disperati: "Addio ai nostri clienti"

Pizzeria, bar del Circolo, macelleria e tanti altri lanciano un grido d’allarme. Ylenia, estetista: "Sto pensando di affittare un locale dall’altra parte"

I residenti e commercianti protestano. sul ponte

I residenti e commercianti protestano. sul ponte

Pistoia, 23 ottobre 2024 – "Ci rivediamo a Natale". Così, con amara ironia, un residente del Pontenuovo ha salutato la titolare della macelleria che si trova dall’altra parte del ponte sulla Bure, il vecchio ponte che da oggi sarà chiuso per i lavori di demolizione e ricostruzione, fino al 20 dicembre prossimo. I disagi saranno gravi e non solo per gli abitanti di Pontenuovo, una frazione che sarà spaccata in due, ma anche per gli abitanti di Santomato, per quelli di Montale e per tutti gli utenti della via provinciale Montalese, una strada ad alta intensità di traffico dove nelle ore di punta passano una cinquantina di veicoli al minuto. Tra i più danneggiati ci sono gli esercizi commerciali del Pontenuovo, che perderanno clienti e incassi e hanno una gran paura che i lavori durino più del previsto. Quelli che stanno peggio sono i negozi dalla parte est del ponte, che saranno irraggiungibili da parte del grosso della clientela, quella proveniente da Pistoia.

"Mi stanno già telefonando tanti clienti – dice l’estetista Ylenia Troni, che ha la sua sede proprio a due passi dal ponte – che mi chiedono come fare ad arrivare da me, molti venivano nelle ore del pranzo con tempi molto ristretti perché dovevano tornare a lavoro, e ora diventa difficilissimo se non impossibile arrivare in tempi brevi, anche passando da Chiesina Montalese".

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Anche per Ylenia sarà difficile raggiungere il suo centro di estetista perché abita dall’altra parte del ponte. "Venivo a lavorare a piedi in pochi minuti – dice – ora dovrò fare diversi chilometri in macchina, quello che manca è una passerella pedonale, che avrebbe risolto molti problemi sia ai residenti sia ai miei clienti. Ho pensato perfino di trovare un locale dall’altra parte del ponte dove trasferirmi in questi mesi per poter salvaguardare la mia attività e comunque intendo fare una richiesta danni perché sono davvero molto penalizzata". A pochi passi c’è un negozio di parrucchiere che si trova in una situazione altrettanto difficile. "Ho clienti abituali – dice il titolare – che non potranno più venire da me, in particolare so già che ci sono una decina di anziani, che abitano di là dal ponte e venivano sempre a piedi che non vedrò più".

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Ma ad essere danneggiato è anche il bar del circolo Arci, che si trova ad est del ponte, e che non sarà più raggiungibile dal grosso dell’abitato che si trova dall’altra parte. Ad ovest del ponte ci sono tra l’altro un bar-pizzeria, una macelleria, una cioccoleria, degli studi medici e un’azienda di restauro di mobili. Nessuno mette in discussione l’intervento per mettere in sicurezza il ponte se le verifiche tecniche effettuate ne hanno ravvisato la necessità. Quello che viene contestato è il periodo scelto per i lavori, con le scuole aperte, tutte le attività nel pieno del lavoro, le condizioni metereologiche instabili che potrebbero determinare soste o ritardi dei lavori.

"Speriamo che bastino i due mesi previsti – dicono tutti i commercianti del posto – perché altrimenti il danno, che già è ingente, diventerebbe troppo pesante da sopportare". Da oggi tutti a Pontenuovo staranno con gli occhi puntati sul cantiere perché senza il ponte la frazione non può vivere.