Pistoia, 8 gennaio 2016 - LE CARTOLINE, gli sms di un tempo, stanno vivendo una nuova stagione, anche grazie ai socialnetwork, e a Facebook in particolare, dove i più appassionati collezionisti pubblicano scorci di un passato che sicuramente non tornerà, ma che ci raccontano piccoli e grandi momenti della nostra storia personale e della nostra città. Ed è per questo che è stata organizzata una mostra di riproduzioni da immagini d’epoca originali di collezionisti pistoiesi: «Pistoia com’era e com’è diventata con l’avvento dei veicoli a motore» ed è dedicata a un grande fotografo pistoiese, scomparso da tempo, Giovanni Barbi.
Ed è con una bellissima cartolina d’epoca «Saluti a Piccola Velocità da Pistoia», che si presenta l’iniziativa che sarà inagurata domani (alle ore 17), nella Biblioteca comunale San Giorgio, in via Sandro Pertini.
La mostra vede la collaborazione del Gruppo Fotoamatori Pistoiesi con contributi di Stefano Di Cecio, Casa di Zela, Sandro Castagnoli, Carlo Bartolini, Simone Vinattieri e Pistoia Timeless.
«IN QUESTA mostra – scrivono i promotori – non abbiamo voluto seguire la trama dell’ amarcord, ma cercare di mettere a fuoco l’evoluzione dell’uso e dell’occupazione dello spazio urbano, con il moltiplicarsi dei mezzi di trasporto. A poco a poco questi si impadroniscono delle vie, delle piazze, dei centri abitati, invadendo anche con la cartellonistica, la segnaletica e la pubblicità ogni spazio libero. Il nostro obiettivo è stato quello di delineare questo veloce processo, avvenuto nel corso di pochi decenni e di gettare un ‘ponte’ con il nostro recente passato, vissuto dai nostri progenitori e tramandato attraverso documenti che ci sono pervenuti grazie alla ricerca e alla conservazione da parte di appassionati collezionisti. La mostra è dedicata a Giovanni Barbi, un amico scomparso nel 1996, che per primo si dedicò alla cura di archiviazioni pubbliche di immagini d’epoca, nel corso della sua attività di impiegato presso la biblioteca Forteguerriana.».
I COLLEZIONISTI che hanno fornito materiale d’epoca di loro proprietà e a cui va il ringraziamento dell’organizzazione sono: Paolo Cerretini, Ideale Mosi, Massimo Donati, Luigi Pulcini, Gianluca Camillo, Massimo Benedetti, Carlo Innocenti, Mario Lucarelli, Giovanni Tronci, Emiliano Nappini, Luciano Bartolozzi, Giuliano Grazia, Renzo Rabuzzi, Giovanni Innocenti, Guido Tesi e Paolo Bresci. La mostra resterà aperta fino al 31 gennaio 2016.