Dalla criminalità alla legalità. Prendersi cura di un terreno per onorare memoria e giustizia

Per il terzo anno è stata rinnovata la convenzione per la gestione dell’appezzamento di Catena che era stato confiscato alla camorra. In arrivo undici ragazzi per le nuove iniziative.

Dalla criminalità alla legalità. Prendersi cura di un terreno per onorare memoria e giustizia

Dalla criminalità alla legalità. Prendersi cura di un terreno per onorare memoria e giustizia

Prosegue per il terzo anno la convenzione tra Comune di Quarrata, Cigl, Cisl, Uil, Anteas e Auser per la gestione del terreno di Catena confiscato alla camorra. Dopo che l’Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) lo aveva assegnato al Comune infatti, ieri mattina è stata firmata la convenzione con cui, per altri dodici mesi, il terreno è assegnato all’associazione "Libera" per iniziative di promozione della legalità. Anche quest’anno quindi vi si svolgeranno alcune attività del programma residenziale "Estate liberi", realizzato da Libera con le associazioni, Nomi e numeri contro le mafie e con Spi Cgil Pistoia. Il progetto, a cui collaborano tante realtà di tutta la provincia di Pistoia, è rivolto a undici minori provenienti da città del centro nord Italia. "Per una settimana, dal 22 luglio al 27 luglio, i ragazzi e le ragazze saranno con noi, pernotteranno nella parrocchia di don Paolo Tofani ad Agliana e saranno ospiti a pranzo e cena alla Casa della solidarietà o nei vari circoli – ha spiegato Alessandra Pastore referente di Libera per la provincia di Pistoia – il programma prevede varie attività oltre ai lavori di manutenzione e pulizia nel terreno di Catena. Ci saranno momenti di riflessione sulla legalità, sulla memoria delle vittime della mafia, sui principi della Costituzione. Ci sarà un incontro con l’associazione Familiari vittime di via dei Georgofili, andremo al cippo della Resistenza sulla montagna pistoiese con Anpi e visiteremo altri beni confiscati alle mafie, quelli in Valdinievole e poi quello della tenuta di Suvignano, in provincia di Siena, che è uno dei più grandi". Sul piccolo appezzamento di terra che si affaccia sulla Statale a Catena al momento non si possono fare interventi strutturali, in quanto è ancora in corso il procedimento giudiziario. "Se poi sarà affidato definitivamente vi verranno realizzati un orto dove i giovani lavoreranno con i pensionati, un giardino e un parcheggio" ha detto Andrea Brachi di Spi Cgil. Solo in Toscana sono circa 50 i beni confiscati alle mafie. "Un terreno, questo di Catena, che un tempo apparteneva alla camorra, torna a nuova vita – ha detto il sindaco Gabriele Romiti – ospitando giovani capaci, con la loro forza, di dare un significato nuovo a un bene confiscato alla criminalità. Un segno di legalità e cultura che cerchiamo di promuovere ogni giorno". "Questi adolescenti in futuro ricorderanno questa esperienza – ha concluso Silvia Biagini di Cgil – e potranno condividere questi valori che porteranno nella loro memoria".

Daniela Gori