Dalla parte dei malati. I centri diurni e le cure. Prospettive sull’Alzheimer

Si terrà al Teatro Verdi il convegno promosso dalla Fondazione Caript. Confronto tra esperti e studiosi in collaborazione con l’Università di Firenze.

Dalla parte dei malati. I centri diurni e le cure. Prospettive sull’Alzheimer

Gli incontri si terranno l’11 e il 12 ottobre al teatro Verdi (. foto d’archivio

Che tipo di assistenza possono fornire alle persone colpite da Alzheimer i centri diurni? È questo il tema dell’importante convegno nazionale che si terrà l’11 e il 12 ottobre al Teatro Verdi. Il convegno, presieduto dal professor Giulio Masotti, presidente onorario della società Italiana di geriatria e gerontologia, è un progetto della Fondazione Caript ed è promosso dal gruppo italiano centri diurni Alzheimer in collaborazione con l’università di Firenze. Al centro dell’iniziativa è l’esperienza di questi servizi, sviluppata a partire dagli anni Novanta con l’apertura di strutture di assistenza semiresidenziali a valenza sanitaria e sociale in grado di assicurare cure agli anziani consentendo loro di mantenere uno stretto rapporto con il proprio ambiente di vita.

"Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche e della ricerca in campo medico – sottolinea Masotti – i centri diurni rappresentano una risorsa concreta per aiutare chi è affetto da demenza e i loro familiari. In termini quantitativi, purtroppo, siamo ben lontani dal soddisfare le esigenze di un numero di malati in costante aumento. È molto importante, dunque, diffondere la consapevolezza di questa modalità di cura, quasi assente in alcune aree di Italia, e sensibilizzare ad aumentare gli investimenti e migliorare la qualità dei servizi esistenti. Il convegno offre inoltre un’importante occasione di aggiornamento e di formazione per le varie professioni sanitarie e, come è ormai tradizione, per gli studenti dei relativi corsi universitari". Luca Gori, presidente della Fondazione Caript, conferma il sostegno dell’ente allo sviluppo della ricerca e ai servizi per i malati. "Migliorare la qualità della vita delle persone – afferma – è il nostro impegno primario e con questa iniziativa, che negli anni è diventata un punto di riferimento nel dibattito scientifico sulla malattia di Alzheimer, vogliamo contribuire alla cura di chi è in una condizione di grande sofferenza e, di conseguenza, aiutare chi convive, spesso in solitudine, con un congiunto malato. Riflettere, confrontarsi e portare all’attenzione collettiva il problema dell’Alzheimer è un passaggio fondamentale nel cercare risposte fattive ai bisogni di tante famiglie".

Il convegno, che dal 2009 rappresenta un’iniziativa unica sul tema nel panorama nazionale, nasce dall’esperienza della Casa dell’anziano di Monteoliveto, a Pistoia, istituita nel 1985 grazie al sostegno della Fondazione Caript. Nell’ambito di questa esperienza, nel 2008 è stato avviato l’attuale centro diurno Alzheimer, che ha affiancato una prima struttura inaugurata nel 1996 sotto la direzione di Masotti. Il programma completo del Convegno nazionale sui Centri Diurni Alzheimer 2024 è pubblicato su centridiurnialzheimer.it. Da.B.