Dalla Pistoiese a ’Endgame’. Sequestri e arresti eccellenti: "Importante lavoro di squadra"

Dal fallimento della società di calcio alle indagini su scommesse clandestine e il giro di estorsioni. Il comandante Stefano Lampone: "Impegno a tutto campo per tutelare le famiglie e le imprese".

Dalla Pistoiese a ’Endgame’. Sequestri e arresti eccellenti: "Importante lavoro di squadra"

Dalla Pistoiese a ’Endgame’. Sequestri e arresti eccellenti: "Importante lavoro di squadra"

Ci sono anche nomi e società importanti che sono finiti nelle indagini della Guardia di Finanza di Pistoia in questo ultimo anno, denso di attività. Una su tutte l’indagine che lo scorso aprile ha portato poi all’avvio della procedura di liquidazione giudiziale della Us Pistoiese 1921. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Pistoia, ha consentito di ipotizzare condotte illecite come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e la bancarotta fraudolenta. Tra gli indagati, lo stesso garante del trust Orange, Maurizio De Simone, in carcere da aprile per una inchiesta parallela sui fondi del Pnrr, avviata dalle Fiamme Gialle di Venezia.

Ma sotto la lente dei finanzieri è finito anche un vasto giro di scommesse clandestine e affari al tavolo da gioco, che avrebbe avuto come referente un cittadino cinese, Ye Shengbin, di Prato che di fatto operava a Montecatini, dodici in tutto le misure cautelari eseguite e oltre due milioni di euro recuperati al fisco. Anche questa indagine, denominata "Endgame", risale al mese di aprile.

Altra operazione di rilievo è stata quella avviata dopo un controllo in un’azienda agricola di Pescia per una verifica in materia di lavoro nero, che ha permesso ai finanzieri di scoprire una vasta coltivazione illegale di cannabis. Una serra che si estendeva per millecento metri quadrati, attrezzata con 83 lampade e impianti di irrigazione. Sono state sequestrate oltre duemila piante di cannabis e cento chili di marijuana essiccata: otto le persone arrestate.

Ancora un colpo al lavoro sommerso, quello messo a punto con l’indagine che a febbraio del 2023 ha portato a scoprire ventidue colf e badanti, che avevano dimenticato di dichiarare al fisco i redditi percepiti, per un ammontare complessivo di oltre un milione di euro. Il Gruppo Guardia di Finanza di Pistoia, incrociando le risultanze delle banche dati, ha individuato questa consistente sacca di evasione fiscale. Infine, sulla stessa linea, sono stati recuperati all’erario quasi due milioni di euro, nell’operazione "Worker defense", nel marzo del 2023, che ha portato al sequestro preventivo di otto imprese: nei guai sono finite undici persone, accusate di frode fiscale connessa alla somministrazione fraudolenta di manodopera.

"Sono stati diciotto mesi impegnativi - ha spiegato ieri il comandante Stefano Lampone – Lo spettro di azione della Guardia di Finanza è molto ampio: va dal recupero delle somme che i contribuenti disonesti sottraggono all’erario alla tutela delle uscite, e in questo periodo al corretto impiego delle ingenti risorse del Pnrr, ma anche altre forme di sostegno alle imprese. E poi la tutela dei distretti industriali e produttivi: nel nostro territorio, in particolare, il settore del vivaismo, del tessile, del cartario e del turismo. Infine tutta l’attenzione che dedichiamo ai reati fallimentari: spesso dietro questi ci sono veri e propri disegni criminosi che vanno a danno alle imprese".

Martina Vacca