Pistoia, 24 novembre 2018 - E’ finita com’era prevedibile attendersi la vicenda dell’aggressione del babbo di un giovane calciatore del Pistoia Nord all’arbitro della partita, valida per il campionato provinciale Allievi B Figc, Vannucci–Pistoia Nord, disputata lo scorso ottobre sul campo di Pistoia Ovest: con la Polizia di Stato che ha notificato il Daspo di un anno al genitore.
«La Polizia di Stato ha notificato il provvedimento del divieto di accesso agli impianti sportivi ove si svolgono incontri di calcio relativi ai campionati italiani di ogni categoria professionistici, dilettantistici e giovanili nonché incontri delle rispettive rappresentative nazionali che verranno disputati sul territorio nazionale e nell’ambito dei paesi dell’Unione Europea per la durata di 1 anno ad un genitore il quale, in occasione di un incontro di calcio giovanile disputatosi nel decorso mese di ottobre a Pistoia, colpì il direttore di gara costringendolo ad interrompere la gara ed a ricorrere successivamente alle cure mediche».
Si tratta del terzo Daspo notificato nel corso dell’anno dal personale della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Pistoia a genitori in occasione di manifestazioni sportive dilettantistiche in cui erano impegnati i propri figli minorenni. Il babbo, lo ricordiamo, entrò in campo in seguito all’ammonizione rimediata dal figlio calciatore, che si era scontrato con il portiere avversario, ma aveva subito chiesto scusa a lui e al direttore di gara del proprio comportamento. Una volta sul terreno da gioco aveva tentato di colpire l’arbitro con un cazzotto, schivato da quest’ultimo, per poi raggiungerlo con un colpo alla gamba, che aveva costretto l’arbitro dapprima alla fuga con conseguente interruzione della gara e poi a ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo.
Rammentiamo che il Pistoia Nord era in vantaggio e che, a causa del gesto sconsiderato del genitore-tifoso, fu punito dal giudice sportivo con la sconfitta a tavolino (0-3) e un’ammenda di 900 euro. La dirigenza del Pistoia Nord si era scusata con arbitro e squadre, chiedendo subito al genitore di non assistere più agli incontri del figlio e delle altre formazioni; lo stesso familiare aveva riconosciuto di aver perso la testa, scusandosi con tutti e richiedendo un incontro con i vertici arbitrali. Dopo il Daspo, la dirigenza del Pistoia Nord fa sapere «ora mettiamo una pietra sopra alla vicenda: che serva da lezione. Il babbo è dispiaciuto, ma non proseguiamola ulteriormente».