REDAZIONE PISTOIA

De Gregori, raffinata colonna sonora di una vita

Il grande cantautore ha affascinato il pubblico che lo attendeva da un anno in piazza del Duomo. Il concerto è stato un tripudio di gioia

di Samantha Ferri

Una serata speciale. La rassegna Storytellers-Suoni d’Autore, ideata dal Pistoia Blues, ieri ha portato sul palco di piazza Duomo a Pistoia Francesco De Gregori, icona della musica made in Italy che il pubblico attendeva dalla scorsa estate. Un migliaio di persone hanno cantato e ballato al ritmo dei più grandi successi del cantautore che, come promette il nome del tour estivo ’De Gregori & band live - Greatest hits’, ha suonato i più grandi successi di sempre. Ad accompagnarlo Guido Guglielminetti al basso, Carlo Gaudiello alle tastiere, Simone Talone alle percussioni, Paolo Giovenchi alle chitarre e Alessandro Valle che suona la steel guitar e il mandolino. Una tappa attesissima dai pistoiesi, tanto che i biglietti per il concerto sono andati sold out da giorni. Per il pubblico in piazza è stata una grande emozione poter ascoltare dal vivo i successi più celebri di De Gregori, canzoni d’autore che negli anni sono diventati colonna sonora delle nostre vite. Tra le migliori hit suonate in piazza Duomo non sono mancate ‘Rimmel’, ‘Alice’, ‘Raggio di Sole’, ‘Generale’, ‘Ho messo via’, ‘Vai in Africa Celestino’. E poi la dolcissima ‘Buonanotte Fiorellino’ e l’emozionante ‘La donna cannone’. Testi tra i più raffinati nel cantautorato italiano. Il ’principe della canzone italiana’ è un poeta che sa ‘cantare le cose’, così come sono, senza fronzoli e complessi giri di note. E il pubblico lo ama e lo apprezza per questo.

"Non sono un artista di strada, sono quello vero", ha detto ieri dal palco. Il ghiaccio è rotto. E via con il primo pezzo. In solitaria, chitarra, armonica e voce. In modalità minimal acustica. "All’inizio facevo le serate così e facevo da spalla ai gruppi. All’epoca, grazie a Dio, venivo abbastanza ignorato. Dovevo fare almeno tre pezzi. Il pubblico era distratto e tollerante nei miei confronti. Poi a un certo si levava un brusio che preannunciava quello che sarebbe diventato un tsunami nei miei confronti se non avessi fatto in fretta a chiudere". I fan sotto al campanile lo applaudono, ma non troppo da disturbare la performance. Perché si sa, il Principe sul palco si concede poche pause, ma fa capire al pubblico che è lì per regalare una serata di buona musica. Dopodiché la band al completo lo raggiunge sul palco e alza il volume e il ritmo. Canzone dopo canzone, hit dopo hit, nota dopo nota, senza incertezze nella voce e sussulti nel suono. E poi si rivolge di nuovo agli spettatori, seduti sotto il cielo di luglio: "Grazie per essere così tanti, se non fosse per la situazione eccezionale che stiamo vivendo avremmo potuto essere molti di più, ma sento che voi stasera valete il doppio, fatevi sentire".