Mentre la nuova Fc Pistoiese si appresta ad iniziare la nuova stagione sportiva, pur non senza qualche ruggine all’interno dei quadri dirigenziali, parallelamente continuano ad andare avanti nelle aule dei tribunali le vicende riguardanti l’Us Pistoiese 1921 e più in particolare l’ex garante del trust Maurizio De Simone, arrestato lo scorso 4 aprile dalla Guardia di Finanza su esecuzione del provvedimento del gip di Roma, nell’ambito di una maxi indagine dei Finanzieri di Venezia su una frode fiscale ai danni dell’Ue, legata ai fondi del Pnrr. La medesima indagine aveva portato all’esecuzione di 24 misure cautelari in tutta Italia e ad un sequestro preventivo per oltre 600 milioni di euro. Tra gli arrestati anche Stefan Lehmann, l’imprenditore tedesco che rilevò la società nel gennaio 2022 per poi cederla allo stesso De Simone un anno e mezzo dopo. Se infatti l’ormai defunta società arancione è stata dichiarata fallita, coi beni materiali e immateriali che non più di qualche settimana fa sono stati riacquistati dalla "nuova" Pistoiese, le novità riguardanti De Simone sembrano essere ben lontane dal conoscere la parola fine.
Gli ultimi sviluppi riguardano l’istanza di scarcerazione per cui era stata fatta richiesta nelle scorse settimane la quale, come confermato da Gerardo Perillo, legale di De Simone, è stata respinta. Per il momento quindi l’ex dirigente, tra le altre, di Trapani e Avellino rimarrà nel carcere di Prato, in cui era stato trasferito superata la metà di luglio dopo aver trascorso i primi mesi dopo l’arresto nella struttura di Santa Caterina a Pistoia. Non è però finita qui, in quanto Perillo ha fatto sapere che nella mattinata di lunedì sarà presentata una seconda istanza di scarcerazione. La linea dell’avvocato rimane la medesima, ovvero quella per la quale non sussisterebbero le esigenze cautelari dal momento che nessuno dei procedimenti è arrivato ad una sentenza definitiva. Sarà quindi necessario attendere l’inizio della prossima settimana per capire se Maurizio De Simone potrà lasciare o meno il carcere di Prato. Intanto un altro sviluppo da tenere sotto stretta osservazione riguarda il giudizio immediato, per il quale è stata fissata una data. La prima udienza, legata all’inchiesta dei finanzieri di Venezia, avrà luogo il 12 novembre nel tribunale di Roma. In tale occasione, all’ex garante saranno contestati i reati di associazione a delinquere e di truffa aggravata.
Michele Flori