Debiti fuori bilancio: "Urgenti per le sentenze". Via libera dal Consiglio

Provvedimenti esecutivi presentati dall’assessore Margherita Semplici. Le delibere illustrate dagli assessori sono state approvate a maggioranza.

Debiti fuori bilancio: "Urgenti per le sentenze". Via libera dal Consiglio

L’assessore al Bilancio, Margherita Semplici, insieme al sindaco Alessandro Tomasi durante un consiglio comunale (foto d’archivio)

Via libera dal consiglio comunale al riconoscimento di due debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive presentati dall’assessore al Bilancio Margherita Semplici. "La sentenza emessa dal tribunale di Pistoia il 20 febbraio scorso – ha spiegato Semplici - si riferisce a una vicenda di diversi anni fa legata alla gestione dei servizi cimiteriali che ripercorre una questione molto delicata e dolorosa rispetto alla quale ci sono state anche pronunce del tribunale penale per condotte illecite rispetto alle pratiche di esumazione dei defunti".

"Il vecchio appaltatore (Rekeep), che da tempo non ha più rapporti con l’amministrazione ha già pagato quasi 16mila euro euro richiesti dal tribunale alla controparte che ha vinto la causa – ha aggiunto –. Da un punto di vista contabile, si tratta di un passaggio essenzialmente formale ma è necessario riconoscere il debito fuori bilancio vista la sentenza esecutiva". Il primo riconoscimento di debito fuori bilancio è passato con 18 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Forza Italia - Amo Pistoia Civica e Lega), 10 contrari (Partito Democratico e Pistoia Ecologista Progressista) e 1 astenuto (Civici Riformisti). "La sentenza successiva del Consiglio di Stato – ha proseguito l’assessore– è legata al ponteggio di via Buonfanti e dei contenziosi che hanno interessato da un lato il Comune e dall’altro l’impresa Diddi srl. Questa sentenza conferma la pronuncia del Tar che aveva annullato l’intimazione del Comune a non smontare i ponteggi e riconosciuto un risarcimento del danno alla Diddi srl. Una pronuncia ingiusta dal punto di vista dell’amministrazione. Adesso attendiamo l’esito del giudizio civile che vede le parti contrapposte (Comune e ditta Diddi srl) rispetto alla quale il tribunale aveva invece dato ragione in primo grado all’amministrazione. Quindi il giudizio è pendente alla Corte d’appello e vedremo se vi sarà una sorta di ristoro amministrativo".

Il terzo debito fuori bilancio: "Si tratta di una sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito che il Comune dovrà pagare 2.275 euro a un’impresa vivaistica sia per il ricorso al Tar che al Consiglio di Stato. Il Comune aveva sollevato un contenzioso con una impresa vivaistica per un illecito edilizio. Dopo la vittoria al Tar la sentenza è stata impugnata al Consiglio di Stato che ha annullato la sentenza del Tar".