GIOVANNA LA PORTA
Cronaca

Degrado e abbandono: le zone rosse. I controlli dalla stazione ai parchi: "Bivacchi di notte, serve un piano"

Il viaggio in notturna nel centro della città, con Marco Lucarelli, referente del Controllo del Vicinato. Dal Cividale a via Ricasoli, piena di rifiuti, fino alla piazzetta Celli. Al lavoro gli agenti della Municipale.

Il viaggio in notturna nel centro della città, con Marco Lucarelli, referente del Controllo del Vicinato. Dal Cividale a via Ricasoli, piena di rifiuti, fino alla piazzetta Celli. Al lavoro gli agenti della Municipale.

Il viaggio in notturna nel centro della città, con Marco Lucarelli, referente del Controllo del Vicinato. Dal Cividale a via Ricasoli, piena di rifiuti, fino alla piazzetta Celli. Al lavoro gli agenti della Municipale.

Un viaggio in notturna alla scoperta (o meglio, alla riscoperta) del degrado del centro città, nello spaccato compreso tra la stazione di Montecatini Centro e la palazzina Regia passando per piazzetta Celli e piazza del Popolo. Ad accompagnarci in questa promenade popolata di ragazzini con zainetto e cappuccio che si guardano intorno, c’era Marco Lucarelli, referente del Controllo del Vicinato. Partenza fissata al parco Cividale, freddo e buio nonostante la presenza di un lampione che sembra un watusso e potrebbe, se accesso, illuminare anche il retro della stazione. "Non funziona da tempo - dice Lucarelli - e più volte lo abbiamo segnalato".

Oggettivamente, il quadretto del parco è migliorato rispetto a un po’ di tempo fa: "Ma non è abbastanza - chiarisce Lucarelli - noi cerchiamo in estate di farlo vivere con iniziative ed eventi organizzati da Sviluppo Valdinievole. Ma in inverno è terra di nessuno e dopo l’una di notte diventa il rifugio ideale dei balordi". Poi ci indica uno sportello di metallo noto alle forze dell’ordine: "Adesso - dice Mencarelli - è chiuso a chiave ma, volendo, si può forzare. Spesso viene scelto come nascondiglio per le sostanze stupefacenti". Sono le 22, ci avviamo verso la stazione attraversando a piedi il passaggio a livello. Arriva una pattuglia della municipale, li avviciniamo. "Stiamo facendo il consueto giro notturno - spiegano - ultimamente i controlli sono stati intensificati, alla ricerca di rifiuti abbandonati e situazioni poco limpide". Sull’angolo giace un enorme sacco nero di indifferenziata, pieno di fili elettrici e oggetti di legno rotti. Con la radiolina, uno dei due agenti segnala la presenza del materiale da rimuovere a Municipium, una sorta di sportello telematico.

"E’ stato introdotto dalla nuova amministrazione - spiega il vigile - ed è un servizio di rete utile che dà anche ai cittadini la possibilità di indicare la necessità di interventi". A questo punto, proseguiamo il nostro pellegrinaggio in compagnia dei due agenti che sono impegnati a fermare individui sospetti per l’identificazione. E scopriamo che, in giro, ci sono anche altre pattuglie di polizia e carabinieri. La zona della ferroviaria, un tempo cartolina suggestiva della città, è ormai area di bivacco, degrado, droga e violenza.

Continuiamo la nostra escursione attraversando via Ricasoli, piena di rifiuti ammassati all’interno di anfratti murari e arriviamo in piazzetta Celli dopo esserci lasciati alle spalle la famosa enoteca Giovanni: un emblema di resilienza, dove si continua ad offrire un servizio eccellente nonostante all’esterno sembra di assistere a una scena post bombardamento bellico. Nella piazzetta che si erge su via Garibaldi, sotto la basilica, incontriamo anche don Gianluca. "Ricordati la proposta che ti ho fatto per le luci esterne alla chiesa - dice Lucarelli al parroco - dato che state facendo dei nuovi lavori". Il don sorride: "Lo so, ci stiamo pensando".

Giovanna La Porta