MICHELA MONTI
Cronaca

Il parco come dormitorio, in piazza della Resistenza degrado e droga

Lettera pubblica al sindaco: "Il progetto di riqualificazione non è mai partito"

Extracomunitari dormono sulle panchine (Quartieri)

Pistoia, 5 marzo 2017 -  «Ridoniamo alla città e ai concittadini quello che si meritano». Termina così la lettera pubblica che Alessandro Ginanni, frequentatore del parco di piazza della Resistenza (piazza d’Armi per i pistoiesi) ha appeso recentemente sui cartelli che mostrano il progetto di riqualificazione dell’intero polmone verde, pensato dall’amministrazione comunale, dopo che la bufera di vento del 5 marzo di due anni fa spazzò via gran parte delle piante. Tutto, però, è rimasto tristemente sulla «carta» ricorda nella lettera Ginanni. Non solo, nel tempo, piazza della Resistenza svuotata della giostra che intratteneva nel pomeriggio anziani e bambini si mostra oggi come un dormitorio per extra comunitari e luogo di droga e spaccio. A nulla possono le mani di Tullio che ogni mattina, sacco e scopa in mano, raccoglie tutti i rifiuti che vengono lasciati nel parco dopo i «festini notturni».

Il degrado che si affaccia sulla storica Fortezza non può non essere notato. Incuria, abbandono e pericoli visibili anche a occhi meno esperti come quelli dei visitatori che si trovano a Pistoia per la prima volta. Due i giochi per bambini rimasti nel giardino: uno scivolo dove bisogna stare attenti ad appoggiare le mani per le schegge di legno presenti lungo il corrimano e il percorso colorato all’inizio della piazza, o meglio quello che ne è rimasto. La struttura gioco è ormai piena di scritte e di sporcizia. Le panchine? Quelle sono ancora intatte ma da qualche tempo a questa parte sono quasi sempre occupate da extracomunitari che vivono e dormono nel parco.

Già diverse volte i carabinieri hanno fatto irruzione nell’area verde per identificare i frequentatori. Diverse e quotidiane, a quanto pare, le segnalazioni di spaccio di droga. E se questo non bastasse, è sufficiente addentrarsi nel giardino accanto al magnifico roseto. Lì, lontani da occhi indiscreti, è stata creata una vera e propria «stanza» del buco. La centralina elettrica, storica e a pochi passi dalla Fortezza, nasconde diverse siringhe usate. Per entrare nell’area vietata al pubblico hanno persino spaccato la recinzione. Ma la vera ferita di piazza della Resistenza resta la grande vasca nel mezzo del parco. Un tempo attrazione per adulti e piccini che si fermavano a guardare i pesci che nuotavano nell’ acqua, oggi quello che è rimasto è praticamente una pozzanghera sporca piena di erbacce e rifiuti. Un colpo al cuore per chi nell’album dei ricordi ha una fotografia seduto lungo il cornicione di quello che un tempo era un piccolo laghetto d’acqua dolce. «Forse le energie sono rivolte verso altro – scrive Ginanni nella lettera pubblica – Questa, caro sindaco, è solo una storiella. Ma chi ha orecchi intenda».