Delitto di Agliana, la difesa di Maiorino: “Movente inverosimile, respingiamo le accuse”

L'indagato ha negato il monologo captato in auto. “Non dice 'L'ho ucciso’ – spiega l’avvocatessa Katia Dottore Giachino – ma l'esatto contrario 'L'hanno ucciso’”

Agliana, il luogo dell'omicidio di Alessio Cini (FotoCastellani)

Agliana, il luogo dell'omicidio di Alessio Cini (FotoCastellani)

Pistoia, 19 gennaio 2024 – Alessio Cini 57 anni ucciso e dato alle fiamme davanti casa ad Agliana, in provincia di Pistoia. Un crimine efferato per il quale all’alba di oggi, 19 gennaio, è stato fermato dalla Procura di Pistoia Daniele Maiorino, cognato della vittima. Stando alla prima ricostruzione dei fatti sarebbe stato lo stesso Maiorino ad autoaccusarsi dell’omicidio in una sorta di monologo captato dalle intercettazioni ambientali registrate nella sua auto. Il movente? Stando a quanto appreso riguarderebbe l’eredità di Cini.

“Il movente è inverosimile” e “il mio assistito ha respinto l'accusa di aver assassinato il cognato” nell'interrogatorio successivo al provvedimento di fermo. Lo riferisce l'avvocatessa Katia Dottore Giachino che difende Daniele Maiorino. “Le telecamere riprendono Cini che prende fuoco ma non si vede alcuna persona che si avvicina alla vittima”, aggiunge. L'indagato ha negato il monologo captato in auto. “Non dice 'L'ho ucciso’ - aggiunge - ma l'esatto contrario 'L'hanno ucciso’”.