Pistpoa, 28 aprile 2019 - Decine di appuntamenti ad animare piazze e teatri, con anche delle esclusive - è il caso dello spettacolo di Michele Serra al debutto con l'Amaca di domani -per festeggiare alla grande le prime dieci candeline del festival Dialoghi sull’uomo. Formula che vince non si cambia e così sarà anche per l'edizione 2019 del festival di antropologia del contemporaneo, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto fin dalla prima edizione da Giulia Cogoli, e in programma dal 24 al 26 maggio (www.dialoghisulluomo.it). Tema scelto per il decennale è "Il mestiere di con-vivere: intrecciare vite, storie e destini".
Da segnalare che la terza edizione del Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, conferito a una figura del mondo culturale che testimonia la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane, quest’anno andrà a Vandana Shiva, fisica ed economista indiana, tra i massimi esperti mondiali di ecologia sociale, già premiata con il Right Livelihood Award, premio Nobel alternativo per la Pace, per le sue battaglie a difesa dell’ambiente. Sabato 25 maggio alle 21.15, in piazza del Duomo, Vandana Shiva terrà una lectio dal titolo "Impariamo a condividere il nostro pianeta: è di tutti!".
Tantissimi e di alto livello gli incontri in programma, per i quali è già partita la prevendita (€ 3,00 incontri e proiezioni, € 7,00 spettacoli presso La Torre, via Tomba di Catilina 5/7, Pistoia, e sul sito www.dialoghisulluomo.it). L'apertura del festival venerdì 24 è affidata a Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose, dal titolo "Insieme…. Non c’è uomo senza altri uomini". "Parole per dividere, parole per con-dividere. Un dialogo fra linguistica e antropologia" è il titolo dell’incontro con il linguista dell’Università di Reading Federico Faloppa, consulente di Amnesty International su hate speech e contrasto al linguaggio d’odio, e l’antropologo Adriano Favole, incontro anche questo in calendario peri l 24 maggio.
Il dialogo continua sabato 25 con il grande scrittore spagnolo Fernando Aramburu che rifletterà, in un dialogo con il giornalista e saggista Wlodek Goldkorn, sulla scrittura come memoria contro l’oblio. Convivere con la malattia fa sperimentare la fragilità del corpo ed è una sfida continua alla comprensione e all’accoglienza del dolore. Lo psichiatra Eugenio Borgna spiega come solo il dialogo fra l’interiorità di chi è malato e di chi non lo è consente di accogliere la malattia e di conviverci, nella sua dimensione psicologica e umana. Ospiti ancora della giornata di sabato 25 saranno la filosofa della scienza Elena Gagliasso, l'antropologo Francesco Remotti, il fotografo Paolo Pellegrin, Roberto Koch, la filosofa teoretica Donatella Di Cesare, la criminologa Isabella Merzagora, il neuroscienziato di fama internazionale Giacomo Rizzolatti e il filosofo della scienza Corrado Sinigaglia.
Domenica 26 toccherà invece allo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, a Stefano Allievi, sociologo delle religioni e delle migrazioni, alle scrittrici Michela Murgia e Ritanna Armeni, al sociologo delle migrazioni Maurizio Ambrosini, allo storico Adriano Prosperi, all’antropologo di origini iraniane Shahram Khosravi. Chiude il festival l’incontro con l’attore e drammaturgo Ascanio Celestini: un racconto in forma di spettacolo dedicato agli ultimi, ai dimenticati, a coloro cui è stata negata la convivenza, a quelli che non sono graditi, al massimo tollerati. Con Celestini sul palco il musicista Gianluca Casadei.
Ad aggiungersi al programma anche gli spettacoli a partire da "L'amaca di domani" che Michele Serra porta a Pistoia in prima nazionale (venerdì 24, ore 21.15, Teatro Manzoni), passando per il concerto degli Avion Travel il sabato al Teatro Manzoni alle 21.30 in un percorso biografico-musicale attraverso i brani più famosi e amati dal pubblico. Come sempre, ogni giornata si conclude con una proiezione cinematografica al teatro Bolognini: una mini rassegna dedicata al racconto della società italiana attraverso le pellicole del grande Luchino Visconti, con introduzione della critica Paola Jacobbi. Da Rocco e i suoi fratelli, film definitivo sull’immigrazione interna nel nostro Paese (venerdì, ore 22.30), a Il Gattopardo, che indaga i mutamenti sociali in Sicilia all’indomani dell’Unità d’Italia (sabato, ore 22.30), fino a Gruppo di famiglia in un interno, affresco dei tormenti dell’Italia post-Sessantotto (domenica, ore 20).
Infine la mostra fotografica, Paolo Pellegrin – Confini di umanità, a cura di Annalisa D’Angelo, che propone sessanta scatti, alcuni dei quali inediti, di uno dei fotografi più apprezzati nel panorama mondiale, che pone, come un antropologo, l’essere umano sempre al centro della sua arte. Realizzate in Algeria, Egitto, Kurdistan, Palestina, Iraq e Stati Uniti, le immagini sono accompagnate da un video dello stesso Pellegrin, realizzato in America per indagare le linee razziali che ancora dividono il Paese, confini invisibili ma ancor più insormontabili di quelli fisici. Le immagini coprono un arco temporale di quasi trent’anni, sviluppando, per sottrazione e opposizione, l’impervio percorso della convivenza, ostacolata da muri, guerre, mari in tempesta, deserti, frontiere naturali e artificiali: un viaggio lungo i confini dell’umanità, per mostrare lo sforzo continuo, ma necessario, alla base della convivenza. La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 24 maggio al 30 giugno nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia (catalogo Contrasto).