
L’indagine era stata svolta dai militari del. Nas nel 2019
Quei preparati galenici contenenti cloroazepato erano prescritti per curare stati ansiosi di cui la maggior parte dei pazienti del dottore soffriva. Non tutti però, ed è su alcuni profili dei pazienti che si è concentrata l’attenzione dei consulenti incaricati dalla Procura, il medico legale Pierotti di Lucca e il dottor Petrini, che ieri sono stati ascoltati nel processo che vede imputato un medico dietologo di Torino, Claudio Saluzzo, accusato di aver prescritto sostanze stupefacenti nelle sue cure dimagranti. Il medico si sarebbe appoggiato a una farnacia di Pistoia nella quale i preparati galenici venivano eseguiti. La moglie deve rispondere invece di esercizio abusivo della professione infermieristica.
L’indagine, lo ricordiamo, era quella che i carabinieri del Nas avevano svolto nel 2019, sotto la direzione dei sostituti procuratori Giuseppe Grieco e Claudio Curreli. Nell’inchiesta inizialmente erano finiti anche alcuni farmacisti per i quali il tribunale di Pistoia ha già emesso una sentenza di non luogo a procedere. La specializzazione del medico in scienze dell’alimentazione aveva portato i militari a svolgere un approfondimento investigativo, che ha consentito di appurare che il professionista, nel periodo tra il 2017 e il 2018, aveva compilato, per i suoi pazienti che volevano perdere peso, centinaia di ricette contenenti prescrizioni di diverse tipologie di farmaci (preparazioni magistrali in capsule da allestire in farmacia) e che contenevano sostanze ad azione stupefacente e psicotropa, da assumere per via orale in associazione tra loro, il cui utilizzo è vietato per questi scopi. Sulla prescrizione veniva indicato che le patologie da curare erano riferibili a disturbi d’ansia e depressione. Il medico è difeso dall’avvocato Jean Paule Castagno di Milano, la moglie dall’avvocato Andrea Niccolai di Pistoia. Ieri l’udienza è stata poi sospesa causa maltempo. Il processo è stato aggiornato al prossimo 9 maggio.
M.V.