PISTOIA I carri, le maschere, i coriandoli, la festa e le facce sorridenti dei bambini è ciò che caratterizza il carnevale, la parte che risalta e che tutti amano ma dietro a tutto questo c’è il lavoro di tante persone che per quattro mesi hanno lavorato tutte le sere con la pioggia e con il freddo per fare in modo che i bambini potessero avere la loro festa. Dietro al Carnevale a Pistoia c’è un’organizzazione composta di tante persone, tutti volontari, che per amore della città, dedicano il loro tempo a rendere perfetta la manifestazione spesso lavorando in condizioni veramente difficili. Quest’anno i carri sono stati tutti revisionati e messi in sicurezza per consentire ai bambini di poterci salire sopra. Un lavoro importante che ha richiesto tantissime ore perché tutto doveva essere a norma, ogni singolo pezzo, bullone, vite doveva essere attenzionato. "Lo abbiamo fatto per amore di Pistoia e per aiutare i rioni – afferma Carlo Dragone uno degli autori dei carri del carnevale – Siamo un gruppo di amici che ci ha portato ad essere qui e dare il nostro contributo grazie anche al fatto che a casa abbiamo degli angeli che hanno sopportato la nostra assenza. Da ottobre tutte le sere abbiamo lavorato per sistemare i carri, crearne di nuovi e soprattutto garantire la sicurezza per i bambini". Serate trascorse a lavorare ma anche in allegria perché è questo il sentimento che lega questo gruppo di amici e poi perché c’era bisogno di far trascorrere le ore cercando di allentare la tensione dal momento che gli inconvenienti sono sempre dietro l’angolo. "Praticamente ogni sera – prosegue Dragone – diciamo che gli inconvenienti ci hanno seguito passo, passo ed ogni volta ci siamo impegnati per risolvere per cercare di fare ancora meglio. Abbiamo anche coniato un nostro modo di dire rivolto a chi arriva e voleva dire la sua su come doveva essere fatto il lavoro: fatti gli affari tuoi. Questo per far capire che c’era bisogno di persone disposte a dare una mano e non per dirigere i lavori. Il tutto ovviamente è sempre finito in una grande risata perché il tono era scherzoso come deve essere tra amici".
Durante tutte queste serate non sono mancati i momenti in cui si staccava un attimo dal lavoro e si dedicava il tempo proprio a tenere unito il gruppo rafforzando l’amicizia. "Non sono mancati i momenti di puro divertimento – racconta Dragone – con grandi cene a base di carne sulla brace, assaggio dell’olio nuovo e della coppa appena fatta. Un modo per trascorrere piacevolmente il tempo". Eccoli i carri pronti a sfilare per il primo corso mascherato con i loro colori sgargianti. Ci sarà il carro del Puffo bugiardo, quello di Puncinella, della Famiglia dei mostri, della Carica dei 100 cani, dei Mostri dei sogni, del Circo, la Barca dei pirati e La Regina.
Maurizio Innocenti