Discariche abusive. Legambiente scopre quindici ’strade nere’. Scarti tessili e nocivi

La denuncia del presidente Daniele Manetti dopo i tanti sopralluoghi "I volontari non possono essere lasciati soli: servono ditte specializzate per rimuovere anche le sostanze pericolose o inquinanti con le cautele".

Discariche abusive. Legambiente scopre quindici ’strade nere’. Scarti tessili e nocivi

Discariche abusive. Legambiente scopre quindici ’strade nere’. Scarti tessili e nocivi

Mattinata impegnativa per i volontari di Legambiente Quarrata, ieri 2 luglio, occupati nei sopralluoghi alla ricerca degli abbandoni di rifiuti sul territorio quarratino. Il bilancio è pesante: ben 15 tra strade, piazze e sentieri sono stati i luoghi rilevati soggetti ripetutamente a questa pratica illegale. I sopralluoghi erano stati precedentemente concordati con i tecnici di Alia durante una riunione nella sala del consiglio comunale a cui aveva partecipato anche l’assessore Patrizio Mearelli il 4 giugno scorso, per fare un punto della situazione. "In quell’occasione ho presentato al personale di Alia il gruppo di volontari di Legambiente Quarrata che segue la problematica dei rifiuti per la tutela a 360 gradi del nostro territorio – ha spiegato il presidente di Legambiente Quarrata Daniele Manetti – è dal 2016 che seguiamo questa complessa tematica ambientale, analizzando le varie tipologie di rifiuti. Oltre agli abbandoni di numerosi sacchi neri di scarti tessili ci sono anche rifiuti ingombranti e sostanze nocive, altamente inquinanti, provenienti da lavorazioni abusive".

Solo di scarti tessili i volontari hanno conteggiato circa 300 enormi sacchi, da più di 50 kg l’uno. Ma non è tutto qui: ci sono anche i cosiddetti "microrifiuti", come carta, pile, batterie, medicinali, polistirolo, bottiglie di plastica, che accumulati fanno volume. "Per quanto riguarda gli ingombranti, tipo materassi, frigoriferi, televisioni, mobilia, pneumatici, secondo le nostre valutazioni si tratta di materiale abbandonato da personaggi che svolgono in proprio lavorazioni di ripristino e manutenzione di abitazioni e negozi – prosegue Manetti – che in questo modo risparmiano le spese di smaltimento". I sopralluoghi di ieri mattina avevano l’obiettivo di denunciare questo scempio e di dare indicazioni ai tecnici di Alia sui luoghi dove occorre fare la bonifica.

"I volontari di Legambiente, come anche quelli di altre associazioni, si sono sempre impegnati nel fare gratuitamente lavori che attualmente nessuno svolge, come la raccolta e pulizia di abbandoni abusivi. Nel caso poi di scolaresche è semplice collaborazione dal valore educativo. Ora diciamo basta. Quando si tratta di dover scendere in posti pericolosi e di materiali nocivi non si può lasciare l’impegno a dei volontari.– è la denuncia del presidente di Legambiente Quarrata- Occorre essere esperti e conoscere i rischi a cui ci si sottopone. Perciò chiediamo che siano ditte di operai specializzati a compiere questi lavori, e di tale esigenza i tecnici di Alia si sono presi l’impegno di risolvere il problema. Questo è un servizio necessario, finché non saranno assicurati alla giustizia gli autori di questi abbandoni illegali".

Daniela Gori