CHIARA CASELLI
Cronaca

"Don Giovanni", chiusura con un capolavoro

Si conclude domani al Manzoni la stagione concertistica, con l’Orchestra Leonore e il Coro Filarmonico Maghini di Torino .

In scena domani. cantanti di. livello internazionale, dirige Daniele Giorgi

In scena domani. cantanti di. livello internazionale, dirige Daniele Giorgi

Non tutti sanno che il primo a mettere in musica il mito di Don Giovanni fu un pistoiese: Alessandro Melani, fratello del musicista Jacopo e del castrato Atto. "L’empio punito", rappresentato a Roma nel 1669, alla presenza della regina Cristina di Svezia, fu il primo adattamento musicale della commedia di Tirso de Molina. Molte furono le versioni successive, ma nessun’altra raggiunse la fama e la perfezione del Don Giovanni di Mozart e Lorenzo da Ponte, messo in scena per la prima volta al Teatro Nazionale di Praga nell’autunno del 1787, dopo Le Nozze di Figaro e prima di Così Fan tutte, gli altri episodi della trilogia universalmente conosciuta. Ed è proprio con questo capolavoro assoluto del repertorio operistico di tutti i tempi che si conclude domani, domenica 13 aprile, al Teatro Manzoni (ore 16) la XX stagione concertistica dei Teatri di Pistoia. Sotto la direzione di Daniele Giorgi, l’Orchestra Leonore e il Coro Filarmonico di Torino "Ruggero Maghini", supportati dalla brillante inventiva registica di Roberto Valerio, si accompagnano a un cast di cantanti protagonisti della scena musicale internazionale: Modestas Sedlevicius (Don Giovanni), Ekaterina Bakanova (Donna Anna), Ilker Arcayürek (Don Ottavio), Julien Ségol (Il Commendatore), Aoife Miskelly (Donna Elvira), Riccardo Novaro (Leporello), Giuseppe Toia (Masetto), Nika Goric (Zerlina). Prosegue così, dopo "Così fan tutte" dello scorso anno, il progetto della Fondazione Teatri di Pistoia che si propone di allestire l’intera trilogia. Don Giovanni è forse il lavoro teatrale di Mozart più frequentato e amato dal grande pubblico a livello internazionale: il protagonista, nobile dissoluto e amante delle donne, non teme nemmeno di misurarsi con uno spirito vendicativo proveniente dall’oltretomba. Coerente fino in fondo col proprio stile di vita, accetta di venir trascinato all’inferno pur di non abiurare a una filosofia tanto edonistica quanto scettica. I costumi, a cura di Silvia Salvaggio e ispirati alla moda del Settecento, e le scenografie digitali progettate da Riccardo Rossi sono frutto della collaborazione tra Manifatture Digitali Cinema, Fondazione Teatri di Pistoia e Mediacross. Stamani, sabato 12 aprile, alle 11, al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi, Alessandro Argentini proporrà una chiacchierata per illustrare al pubblico i precedenti musicali e teatrali dell’opera, le origini del mito, la struttura della composizione e l’analisi dei suoi personaggi (ingresso libero fino a esaurimento posti).

In collaborazione con Unicoop Firenze, i giovani dai 18 ai 29 anni avranno accesso gratuitamente alla prova generale di oggi (ore 15), prenotandosi direttamente sul portale www.coopfi.info/under30. La stagione, curata da Daniele Giorgi e promossa dai Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript, ha registrato un ampio gradimento da parte del pubblico e della critica, confermandosi un appuntamento di rilievo nel panorama regionale e nazionale.

Chiara Caselli