Don Paolo Palazzi, già vicario della Diocesi e per anni parroco della chiesa della Vergine, dove per primo a Pistoia dette vita a un progetto di accoglienza degli immigrati, ha scritto alla nostra redazione questa lettera per chiarire di non aver annunciato le dimissioni da parroco dell’Immacolata. Don Paolo fa un breve accenno alle vicende che lo hanno visto al centro del programma tv “Le Iene”, in cui è stato ripreso durante una forma di esorcismo non autorizzato, come la Diocesi aveva evidenziato.
"Domenica al termine delle sante Messe, ho ricordato che nel gennaio 2019 al compimento del mio 75° anno, come prescrive il codice di diritto canonico, ho presentato la mia lettera di rinuncia all’ufficio di parroco della parrocchia di santa Maria Immacolata al Vescovo di Pistoia il quale mi dichiarò di non accettare la rinuncia, invitandomi a continuare il servizio. In base a quella lettera, domenica ho comunicato ai parrocchiani il significato del gesto, affidando di nuovo al mio Vescovo, e quindi al Signore, la mia vita di servizio sacerdotale. Ringrazio il Vescovo per la comprensione che mi ha dimostrato, ma devo ringraziare sopratutto il Signore per la bellissima testimonianza di tante persone che mi hanno confermato fiducia e solidarietà nel non credere ad alcune malevolenze, di recente riversate su di me. “Noi che lo frequentiamo da anni in vari percorsi di fede, non abbiamo avuto mai il minimo dubbio sulla sua correttezza e integrità morale e spirituale”; “ha portato alla fede per mano generazioni, uomo instancabile per i migranti ma anche per tante persone che ha aiutato e fatto crescere. La luce pasquale di Gesù sarà sempre per don Paolo il centro della vita”. La fiducia e la solidarietà dei parrocchiani sono il sostegno più efficace per continuare, fino a quando il Vescovo lo vorrà, la mia missione sacerdotale nella parrocchia che mi è stata affidata per la predicazione della fede e l’esercizio della carità, specie a favore dei poveri e dei più bisognosi".
Don Paolo Palazzi