
È rimasta talmente affascinata dall’organo della chiesa di Treppio che ha deciso di rinunciare al suo compenso per il concerto fatto e di devolverlo al restauro di questo prestigioso strumento. Protagonista di tale gesto di generosità è la musicista Elisabeth Zawadke che il 4 agosto si è esibita alla tastiera dell’organo Pietro Agati, datato 1794, della chiesa di San Michele Arcangelo, nella frazione sambucana. L’annuale concerto per organo a Treppio si è trasformato così in un evento di beneficenza, come ha annunciato il parroco don Pietro Villa prima dell’esibizione, riferendo quanto deciso dalla musicista al termine delle prove del pomeriggio.
"A Elisabeth tutta la nostra stima e riconoscenza – commenta Sara Lodovisi, consigliere comunale delegato alla cultura -. Questo gesto è tanto più straordinario se si pensa che è avvenuto in un momento storico in cui, a causa dell’emergenza sanitaria, vi sono stati molti tagli alla cultura e spettacolo". Elisabeth Zawadke, per molti anni docente di organo e ora direttrice musicale della Jesuitenkirche di Lucerna, si esibisce in tutta Europa, Bielorussia e Giappone. Stavolta, oltre alla straordinaria melodia prodotta dalla sue mani, ha regalato un’emozione ancor più grande al pubblico, contribuendo personalmente alla raccolta fondi per l’organo che, restaurato per l’ultima volta negli anni Ottanta, necessita di una manutenzione straordinaria.
"Purtroppo in paese non c’è più nessuno che suona questo bellissimo strumento – prosegue Lodovisi –: per questo che il Comune assegna tutti gli anni un contributo all’associazione ‘Gente di Gaggio’ per organizzare un concerto che si tiene una sera di inizio agosto, nell’ambito della rassegna ‘Voci e Organi dell’Appennino’ organizzata dalla stessa associazione e dal direttore artistico Wladimir Matesic, con il contributo dei Comuni e delle parrocchie ospitanti". Quest’anno, grazie alla generosità di Elisabeth, il contributo andrà dunque alla parrocchia per il restauro. "Nel corso dei sei concerti tenuti una volta l’anno in agosto – spiega ancora Lodovisi - sono sempre stati raccolti fondi per il restauro di questo strumento musicale davvero maestoso, pregiato, direi unico. Stessa cosa è stata fatta per tre anni durante il concerto finale del Campus dei Licei musicali. Molto impegnato e sensibile all’argomento è il parroco don Pietro Villa, sostenuto dalla locale proloco e dalle suore Mantellate. Ora si attende il progetto di restauro ufficiale".
Elisa Valentini