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Una donna forte e sempre attiva nel mondo del volontariato. Dopo 40 giorni di ospedale Donella Benigni, 63 anni, si è arresa al covid che, nonostante non avesse patologie pregresse, l’ha strappata all’affetto dei suoi cari. Una donna molto conosciuta. Ha collaborato spesso con l’associazione "Ridere per ricominciare" di Filippo Fontana donando all’ospedale persino un ventilatore, e aiutava i bambini degli scout laici Cngei. "Era una forza della natura – ci racconta il marito della figlia, Gerardo –. Non pensavamo che il coronavirus ce la potesse portare via, era forte. Lavorava come aiuto cuoca. Invece, da quando le è arrivata la febbre, è andata sempre peggiorando. Al suo ingresso in ospedale i polmoni erano già molto compromessi così è finita in rianimazione, intubata. I medici hanno fatto di tutto. Li ringraziamo perché sono stati tutti bravissimi" Donella lascia la figlia Sabrina, il figlio Luca e il marito Casimiro e i tre adorati nipotini. Forte la commozione nel mondo scout. "Ci hai saputo donare mille sorrisi, ne avevi sempre uno per tutti, senza alcun riserbo – scrive il gruppo Cngei -. Ci hai insegnato il valore della spontaneità e delle cose semplici, fatte con garbo e riservatezza. Sei stata generosa, affettuosa, sempre disponibile in ogni circostanza. Sei stata nonna, mamma, sorella e amica, compagna di viaggio, per tutti noi. Presenza sicura e confortevole. Interprete naturale dei valori universali della fratellanza e della solidarietà, dell’altruismo, nei gesti e nei sentimenti. Lo facevi con la tua famiglia e con noi in ogni occasione possibile: attraverso un servizio, una cambusa, le mille “paste pasticciate“, i ragù, gli arrosti, il tuo panforte e tutte le prelibatezze che facevano saltare sulle seggiole i lupi per chiedere il bis. Ci hai mostrato in ogni circostanza che il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Ci lasci atterriti e attoniti, stretti in un cordoglio profondo con i tuoi cari, ai quali va il caldo abbraccio di tutta la Sezione. Buona caccia, buon cammino e buona strada, cara Donella".
Michela Monti