PISTOIA
"Gli stipendi sono stati pagati stamattina (ieri, nda) da una società collegata a Softlab con quasi tre settimane di ritardo. E, a quanto ci risulta, il pagamento è arrivato anche a seguito di una diffida pervenuta alla società da parte di Enel scaduta lo scorso 26 gennaio con cui minacciava di togliere la commessa. Ma serve una soluzione definitiva, per evitare che il problema continui a riproporsi come accade ormai da mesi". Lo ha annunciato Annalisa Di Blasi, rappresentante sindacala Uilcom, a seguito del presidio messo in atto ieri mattina dai lavoratori del call center. Una rimostranza promossa dai rappresentanti sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, concretizzatasi davanti al Punto Enel di via Dalmazia, avvenuta a pochi giorni di distanza dalla protesta di Firenze e che ha avuto un’adesione del 98%. Una scelta non casuale: Enel è la principale committente di Softlab e Tecnocall ed in virtù di questo ruolo, i manifestanti continuano a chiedere alla società un gesto di responsabilità su due differenti questioni.
Nel caso di Softlab si chiede di fatto ad Enel di accelerare la revoca della commessa considerando i ripetuti ritardi nella corresponsione dei salari ai dipendenti, nel caso di Tecnocall si invita invece il committente a sollecitare l’applicazione di un contratto collettivo nazionale condiviso dalle sigle sindacali.
"Assocontact, associazione datoriale a cui aderisce Tecnocall che a Pistoia occupa oltre 98 persone nella struttura di via Venturi, ha deciso di stipulare un nuovo Ccnl al ribasso, uscendo dal Ccnl Telecomunicazioni – hanno spiegato i rappresentanti delle tre sigle sindacali - a nostro avviso questo nuovo contratto rappresenta un arretramento in termini economici e normativi, con aumenti salariali di poco più di 7 euro in 3 anni e un drastico peggioramento delle condizioni anche a livello normativo. Crediamo sia giunto il momento di fare quadrato e di chiamare a responsabilità la committenza affinché si preoccupi di scegliere fornitori più seri ed affidabili, da subito vincolandoli all’applicazione dei contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative".
Una manifestazione su base nazionale quindi, ma che proprio in virtù della criticità "esplosa" qualche mese fa vede il territorio pistoiese coinvolto in prima linea.
"In merito a Softlab ci stiamo adoperando, anche attraverso l’unità di crisi della Regione Toscana, per fare pressioni su Enel: auspichiamo che, in veste di committente, ritiri al più presto la commessa che ha affidato all’azienda e la affidi a Tecnocall - ha confermato Silvia Cosci di Fistel-Cisl - chiediamo poi che sia mantenuto poi il contratto delle telecomunicazioni, per quanto riguarda questo tipo di lavoro, in modo che le aziende non passino a quello che consideriamo a tutti gli effetti un contratto ’pirata’. E ci auguriamo l’incontro in Regione venga convocato al più presto, per scongiurare le diverse situazioni critiche che si prospettano per i lavoratori del call center di Pistoia".
Una visione confermata da Michele Gargini, presidente assemblea generale Cgil. "E’ stata una manifestazione importante, partecipata - ha detto - reputiamo che Enel, come committente, debba mostrarsi responsabile". Enel aveva già fatto sapere nei giorni scorsi di essere a lavoro per trovare una soluzione condivisa, pur precisando di non essere direttamente coinvolta nelle vicende societarie delle due aziende: fra le ipotesi prioritarie al vaglio c’è effettivamente quella di revocare la commessa a Softlab.
La società ha poi la ribadito massima disponibilità anche per il futuro, a patto che ci siano le condizioni giuridiche e tecniche per poter procedere.
Giovanni Fiorentino