ARIANNA FISICARO
Cronaca

Dopo la mostra c’è il catalogo: "Lavoro corale"

Dopo la mostra, arriva anche la pubblicazione. Giovedì scorso al Mac,n Museo di arte contemporanea e del Novecento a Monsummano...

Dopo la mostra, arriva anche la pubblicazione. Giovedì scorso al Mac,n Museo di arte contemporanea e del Novecento a Monsummano...

Dopo la mostra, arriva anche la pubblicazione. Giovedì scorso al Mac,n Museo di arte contemporanea e del Novecento a Monsummano...

Dopo la mostra, arriva anche la pubblicazione. Giovedì scorso al Mac,n Museo di arte contemporanea e del Novecento a Monsummano Terme, è stato infatti presentato in occasione del finissage dell’omonima mostra, il volume "Nuovi equilibri". La pubblicazione raccoglie i risultati dei laboratori artistici sul tema dell’equilibrio, progettati e condotti dal gruppo Fama, che hanno visto la partecipazione degli ospiti del "Mah, Boh! Officina delle possibilità" dell’unità funzionale complessa salute mentale degli adulti della Sds a Buggiano. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea2024 e dalla Fondazione Jorio Vivarelli, ed ha visto la collaborazione del Servizio di Salute mentale e della Società della Salute della Valdinievole. La mostra, da cui nasce la pubblicazione che sarà presentata, è stata curata dagli artisti Valentina Lapolla, Rachel Morellet, Eva Sauer, Tatiana Villani.

"Quello che abbiamo presentato – ha detto Simona De Caro non solo come sindaco di Monsummano ma anche come presidente della Società della salute della Valdinievole che ha promosso l’idea – non è solo il catalogo della mostra bensì di tutto il percorso artistico voluto dalla fondazione Vivarelli e finanziato dalla RegioneToscana in cui le 4 bravissime artiste del gruppo Fama hanno collaborato con i nostri servizi territoriali ed in particolare con il Mah Boh!. Sono particolarmente soddisfatta di questo progetto, che ha visto l’arte a servizio della salute. Con questo catalogo abbiamo voluto ripercorrere tutto il progetto nelle varie fasi e credo che la cosa più bella sia stato il rapporto anche umano che si è creato tra artisti e frequentatori del servizio".

Arianna Fisicaro