REDAZIONE PISTOIA

Due capolavori per il più puro Romanticismo

Si apre stasera al Manzoni la stagione concertistica. L’Orchestra Leonore presenta Schumann e la Settima Sinfonia di Dvorak

Due capolavori per il più puro Romanticismo

Un nuovo inizio, atteso con la stessa trepidazione da quasi vent’anni. Parte stasera la 19ª Stagione "Concertistica al Manzoni", con otto appuntamenti che percorrono il cartellone fino ad aprile 2024. Il primo concerto, questa sera al Teatro Manzoni alle 20.30, si svolge nel segno del più puro Romanticismo con due capolavori amatissimi: il Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di Schumann e la Settima Sinfonia di Dvorák. Sul podio, alla guida di Leonore, l’orchestra internazionale fondata nel 2014, è il suo ideatore, Daniele Giorgi. Al loro fianco, solista nel Concerto di Schumann, è Alexander Lonquich, uno degli interpreti più raffinati del pianismo internazionale, insignito dalla critica con importanti riconoscimenti tra cui il Diapason D’Or e il Premio Abbiati 2016. Il concerto sarà replicato domenica 29 ottobre al Teatro Comunale di Carpi. "Vivo in Italia dal 1982 – racconta Lonquich –. Ho abitato in Liguria, a Verona, a Roma e infine sono approdato a Firenze. Conosco l’Italia da molti punti di vista e mi sono sempre trovato bene. Certo l’immaginario italiano è molto diverso da quello tedesco delle mie radici. Anche con Pistoia ho un rapporto di lunga data. Quando vengo faccio sempre un giro della città e mi piace il suo essere così raccolta".

Lonquich ha già guidato Leonore nel 2019 nella doppia veste di solista e direttore. "Al di là del rapporto di stima e amicizia che ho con Daniele Giorgi – sottolinea – devo riconoscere che Leonore è un’orchestra unica in Italia, che riunisce i migliori strumentisti italiani e prime parti di altissimo prestigio, come nella tradizione mitteleuropea. Dell’organico fa parte anche mio figlio Tommaso, clarinettista, con cui condivido molte esperienze musicali". Schumann scrisse il Concerto op.54 fra il 1841 e il 1845 in uno dei periodi più felici della sua vita. Aveva da poco sposato Clara Wieck, pianista di enorme talento e sua preziosa collaboratrice. Il primo movimento nasce per primo, come una Fantasia in forma-sonata cui successivamente vengono aggiunti altri due movimenti: un intermezzo molto intenso e riflessivo ed un finale che nell’immaginario dell’autore rappresenta una festa, quella del suo matrimonio.

"Il tema principale che apre il primo movimento – spiega Lonquich – è derivato dall’acronimo CHA, cioè do-si-la, e rappresenta Clara, ma allo stesso tempo è anche una citazione dal Fidelio di Beethoven. Esso ricorre continuamente dentro il pezzo, sottoposto a continue trasformazioni". Lonquich dal 2020 è direttore della Scuola di musica di Fiesole.

La stagione, curata da Daniele Giorgi, è realizzata da ATP Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript.

Info: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112; www.teatridipistoia.it

Chiara Caselli