"Come amministrazione, abbiamo firmato l’accordo di programma e fatto una delibera di giunta. Invito la giunta di Pistoia a fare lo stesso: se l’assessore Bartolomei non prende in carico la questione, non riusciremo a trovare i soldi in tempi brevi per poter finanziare due opere a nostro avviso fondamentali". E’ l’appello rivolto dal vice-sindaco Patrizio Mearelli all’amministrazione comunale di Pistoia, in merito all’iter che dovrà portare alla realizzazione di due casse d’espansione su via Brana e via Bottaia. Un’operazione da circa quattro milioni di euro complessivi, da portare avanti tramite progettazione del Consorzio di Bonifica, che prevede un lavoro sinergico dei Comuni di Quarrata e Pistoia, con un primo passo concretizzatosi lo scorso anno tramite la firma di un protocollo d’intesa fra i due enti.
Negli ultimi anni le esondazioni del torrente hanno portato a diversi allagamenti in quell’area di confine: non solo in via Caboto, ma anche in tutta la zona sud di Bottegone. La nuova cassa di espansione, nelle intenzioni dei promotori, andrà ad affiancarsi a quella già esistente nella stessa zona che, durante l’alluvione del 2023, ha evitato che gli abitanti di Barba e di Valenzatico finissero sott’acqua (al netto dei danni comunque ingenti fatti registrare dal territorio). Il via libera da parte del Comune di Pistoia renderà invece possibile la costruzione di un’altra cassa di espansione, che vedrà la luce nei pressi di via Bassa di San Sebastiano, sempre in località Barba, in una zona di confine fra Pistoia e Quarrata. In questo caso la nuova opera servirà a evitare i continui allagamenti di via Brana, provocati dall’esondazione del torrente Senice e di molti fossi del reticolo minore.
La prossima settimana ci sarà un incontro fra le amministrazioni. "Con il sindaco Tomasi ed affronteremo questo argomento – ha confermato Romiti – la riduzione del rischio idrogeologico è una priorità".
Giovanni Fiorentino