LINDA MEONI
Cronaca

Due mostre per raccontare il Vallecorsi

Doppia esposizione fotografica per lo storico premio per il teatro nato dentro le Officine San Giorgio nel 1949: in tribunale e alla Coop

L’inaugurazione della mostra del Vallecorsi dentro la Coop di viale Adua

L’inaugurazione della mostra del Vallecorsi dentro la Coop di viale Adua

Due sedi per una mostra, entrambe a rendere omaggio a una istituzione pistoiese che ha fatto storia. È il Vallecorsi, 76 anni di teatro ricordando quel lontano 1949, anno in cui alle Officine San Giorgio di Pistoia si decideva di fare qualcosa di permanente in memoria di Francesco Vallecorsi, impiegato delle Officine sì, ma in particolare infaticabile animatore di una filodrammatica nel circolo aziendale dello stabilimento. Oggi che il Premio ha ripreso vita grazie all’associazione Amici del Vallecorsi, le attività attorno alla manifestazione si moltiplicano, con una mostra storica fotografica che in questi giorni ha aperto al pubblico (fino al 15 maggio) in due distinte sedi: l’atrio del Tribunale di Pistoia, in piazza del Duomo, e il punto vendita Coop di viale Adua. In esposizione una selezione di immagini in bianco e nero che offrono uno spaccato di chi eravamo, raccontando la fabbrica e la sua vivace attività culturale attraverso il teatro, con quella ricchissima carrellata di grandi nomi e volti che in quegli anni parteciparono con vivo interesse agli eventi targati Vallecorsi.

Nell’arco della sua attività hanno partecipato al concorso pistoiese diverse migliaia di copioni teatrali, annoverando alcuni dei nomi più significativi della storia teatrale italiana del secondo Novecento. Fra gli autori: Giuseppe Patroni Griffi, Sandro Bolchi, Daniele D’Anza, Diego Fabbri. Fra gli attori e le attrici premiati, da citare Tino Buazzelli, Glauco Mauri, Valeria Moriconi, Tino Carraro, Romolo Valli, Rossella Falk, Alberto Lionello, Eduardo De Filippo.

"’L’arte è per la fabbrica’, è un’espressione che indica l’idea che l’arte sia un motore della fabbrica e non solo un’attività riservata al collezionismo privato – dice Marco Leporatti, presidente della Ssezione soci Coop di Pistoia –. Quando mi fu chiesto di contribuire con uno scritto al catalogo del Vallecorsi, oltre che emozionato, immediatamente pensai a questo modo di dire e accettai subito perché è così che l’arte va vissuta, popolarmente nella migliore delle sue accezioni. Questa è anche la nostra città, Pistoia, legata indissolubilmente alla fabbrica, una città operaia, un profilo da rivendicare.

"La stessa Coop di viale Adua – prosegue il presidente Leporatti – nasce nell’aprile del ‘78 grazie al mondo operaio perché forte fu l’esigenza di mettersi insieme da parte di più cooperative di consumo, cooperative fra le quali quella della San Giorgio da dove viene anche il Premio Vallecorsi per un’opera teatrale. In qualche modo non è sbagliato dire che Vallecorsi e Coop hanno la stessa origine operaia a Pistoia. La cultura operaia a Pistoia è fortemente identitaria, ha un forte senso di appartenenza, comunitario e oggi, che molto va verso un ‘io’ imperante e becero, è importante valorizzare invece chi ci porta e ci racconta di un ‘noi’, della nostra parte migliore. Quindi grazie Vallecorsi".

l.m.