
Una pagina miniata del 1200 rubata nel 1995 dalla parrocchia di San Paolo. Una predella del XVI secolo sparita nel 1982 dalla chiesa di San Felice.
L’una, ovvero una preziosa pagina miniata risalente al 1200, è stata ritrovata a Londra e riportata in Italia con la massima collaborazione fra tutte le autorità dopo che era stata trafugata nel 1995 dalla parrocchia di San Paolo. La seconda, in questo caso porzione di predella risalente agli inizi del sedicesimo secolo, era scomparsa nel 1982 dalla chiesa di San Felice e oggi ritrovata. Ieri il Comandante del nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Firenze ha effettuato la riconsegna alla Diocesi, e quindi alla sua guida il vescovo Fausto Tardelli, di questi due cimeli d’arte che, adesso, potranno fare ritorno alle proprie origini al termine di un girovagare per l’Italia e l’Europa andato avanti per moltissimi anni. Una cerimonia particolarmente significativa, perché consentirà di riportare nei propri luoghi questi due beni di notevole importanza culturale e artistica. Nello specifico, la pagina miniata reca come capo lettera "F" di Factus Est con l’immagine raffigurante Cristo Benedicente ed è databile all’ultima parte del tredicesimo secolo. L’attività investigativa del personale del nucleo Tpc di Firenze è partita dopo una segnalazione effettuata da un cittadino londinese, collezionista e studioso d’arte, che ha consentito di individuare il bene come quello che fu asportato dalla parrocchia pistoiese oramai trent’anni e venduto successivamente da una casa d’aste in Gran Bretagna. Fra l’altro, grazie alla comprensione del possessore del bene, non si è dovuto nemmeno procedere a una richiesta di rogatoria internazionale da parte della Procura della Repubblica di Pistoia, in quanto questa persona si è messa a completa disposizione delle autorità competenti affinché il bene potesse essere rimpatriato in Italia e, successivamente, tornare a Pistoia.
Storia simile, e comunque con lo stesso lieto fine, per la porzione di predella dipinta a tempera su tavola, risalente agli inizi del sedicesimo secolo attribuita a Del Signoraccio Bernardino D’Antonio raffigurante il "Cristo emergente dal sarcofago, tra i Santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena". In questo caso il bene è stato segnalato da un privato cittadino il quale, alla morte di un congiunto che l’aveva in casa, avendo visto che si trattava di un qualcosa di speciale lo ha fatto visionare a un esperto d’arte e, grazie al supporto di una pubblicazione relativa all’artista, si è risaliti alla sua provenienza nella chiesa di San Felice.
"Questo risultato – fanno sapere dal Comando provinciale dei Carabinieri in una nota ufficiale – testimonia una sempre maggiore sensibilità, da parte di privati, a effettuare approfondimenti, in autonomia o attraverso esperti di settore, sulle opere in loro possesso, fornendo la massima collaborazione affinché possano far rientro nei luoghi ove erano state illecitamente asportate, rendendole nuovamente fruibili alla collettività".
S.M.