LUCIA AGATI
Cronaca

E’ morto Pierluigi Arcangeli, il re delle piante mediterranee

Figlio del pioniere Giovanni, salvò l’azienda dalla gelata del 1985

Pierluigi Arcangeli

Pistoia, 13 novembre 2015 - Nel primo dopoguerra fu Giovanni Arcangeli, pioniere del Verde, a realizzare a Pistoia, a Corbellina, il primo vivaio per la riproduzione di piccole piante da innesto, e a dare così il via a quella che sarebbe poi diventata una delle più grandi imprese vivaistiche della nostra provincia. Poi ci fu, tanti anni dopo, nel 1985, un’altra calamità. Certo assai meno tragica della guerra, ma comunque molto difficile da superare: la nevicata che disintegrò tutte le coltivazioni del centro Italia e mise tutte le aziende in ginocchio.

Quella durissima fase fu superata dal figlio di Giovanni, Pierluigi Arcangeli che si è spento l’altro ieri, dopo una lunga malattia, all’età di 76 anni, e dopo una vita appassionata e resa fervida da un grandissimo attaccamento al lavoro.

Lascia la moglie Carla e i tre figli: Giovanni Massimo e David che erano al suo fianco in azienda e Vania, che insegna matematica al liceo scientifico.

E’ con l’aiuto di Massimo che ricostruiamo la figura di un protagonista del mondo del vivaismo pistoiese, pianto con immenso affetto dagli amici e dai dipendenti che hanno sempre saputo, in tutti questi anni, di avere davanti non soltanto il titolare della ditta ma, soprattutto, un uomo sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno e chi attraversava un momento difficile.

«Mio padre – racconta Giovanni Massimo – era una persona carismatica, un uomo forte, con doti spiccate, capace di operazioni tra le più azzardate nel nostro settore perchè fu tra i primi a operare fuori Pistoia, in particolare a Montecatini, e poi nell’alta Maremma, dove coltiviamo piante mediterranee. Un’operazione questa partita negli anni Settanta, quando, in Valdinievole, individuò terreno fertile, produttivo e generoso. Sua è stata la sistemazione della Piazza di Ponte Buggianese.

«Un’intuizione – prosegue – poi seguita da tanti e nell’85, per superare il disastro di quella gelata, ci fu la seconda grande intuizione, quella dell’alta Maremma, e si aprirono mercati più ampi, che ci hanno portato all’esportazione, in tutto il mondo, del 95 per cento della nostra produzione».

I due quartier generali della «Arcangeli Giovanni e figlio, di Arcangeli Pierluigi» sono in via Bonellina e in via Maggiatica. L’azienda, complessivamente, dà lavoro a cinquanta persone.

L’addio a Pierluigi è per stamani, alle 10, nella chiesa di Piuvica. Da ieri la camera ardente era allestita nelle cappelle del commiato della Misericordia, meta incessante di visite per un ultimo saluto a un uomo che aveva sempre una mano sul cuore.