E’ nuovo allarme truffe: "Controlliamo l’acqua"

Falsi addetti suonano i campanelli con la scusa di verificare "polveri sottili". Publiacqua: " I nostri incaricati non stanno facendo interventi sugli impianti.

E’ nuovo allarme truffe: "Controlliamo l’acqua"

E’ nuovo allarme truffe: "Controlliamo l’acqua"

Polveri sottili nell’acqua. E’ l’ennesima scusa di truffatori e ladri per entrare in casa e fare incetta di quello che può esserci di prezioso, monili in oro e soldi contanti. Uno stratagemma alla stregua di ben noti copione criminali giù collaudati: falso gestore di servizi del gas e della luce, tecnici di vario genere, e altro ancora. Un cittadino ha segnalato al gestore la presenza in questi giorni di due persone che, in zona Iano, hanno suonato i campanelli con questa scusa. Publiacqua – davanti a questa nuova strategia di presumibili malviventi – ricorda ai cittadini che "nessuno dei nostri incaricati sta facendo controlli di questo tipo sugli impianti interni e che nessuno dei suoi incaricati entra all’interno delle proprietà private". Publiacqua invita quindi i cittadini "a segnalare prontamente alla nostra azienda o alle forze dell’ordine ogni episodio o richiesta sospetta".

Questi, infatti, sono tempi in cui le truffe sono tornate ad acuirsi in tutte le loro varie forme. da quelle che si presentano direttamente alla porta di casa, a quelle che arrivano per telefono o arrivano direttamente on line. In questi mesi – specialmente gli anziani – sono stati bersaglio di una vasta gamma di casistiche. Dal falso avvocato al carabinieri farlocco, in combutta, o per tendere la trappola del finto incidente.

Ma le truffe sono più diffuse di quanto si pensi, si nascondono dentro strane telefonate in cui qualcuno ci chiede denaro per aiutare un figlio in difficoltà oppure per pagare multe inventate. Possono celarsi anche in false email o sms, dietro incontri per strada con truffatori che avvicinano soprattutto anziani cercando di carpirne la fiducia per spillare soldi introducendosi in casa per rubare denaro o gioielli. Le forze dell’ordine da anni, qui come in tutta Italia, portano avanti campagne per aiutare i cittadini a non cadere nella rete, fornendo consigli pratici per individuare i soggetti che hanno un solo scopo: di indurre in errore le anziane vittime per impossessarsi dei loro beni. Il principale consiglio per difendersi dai raggiri resta quello di usare il buonsenso: nessun ente manda incaricati a casa per verificare le bollette o la validità delle banconote prelevate. Poi basta una telefonata per controllare che operai o altri addetti siano stati effettivamente incaricati di svolgere lavori o controlli. In caso di dubbio, meglio non aprire la porta. E comunque in caso di dubbio avvertire sempre.