PISTOIA Il progetto nasce dalla volontà e dall’esigenza di incrementare l’educazione digitale nelle giovani generazioni. "L’impegno della Regione Toscana, anche grazie...
PISTOIAIl progetto nasce dalla volontà e dall’esigenza di incrementare l’educazione digitale nelle giovani generazioni. "L’impegno della Regione Toscana, anche grazie alle politiche impostate col Piano di ripresa e resilienza – ha affermato Riccardo Trallori (nella foto), responsabile dell’assessorato alle infrastrutture digitali della Regione Toscana – ha visto una mobilitazione nei confronti delle esigenze digitali soprattutto rivolte alle persone adulte, penso in particolare ai ‘punti digitali facili’, però noi vediamo e notiamo come invece l’educazione digitale debba essere intesa a 360 gradi tra tutte le generazioni.
E quelle più giovani non sono escluse da questo ragionamento, anzi sono soggette a rischi nell’utilizzo dei social o comunque della rete in generale, se questo avviene senza alcun tipo di consapevolezza. Noi pensiamo, e da qui anche l’evento di stamani (ieri per chi legge, nda), come quello svolto un paio di mesi fa nella tenuta di San Rossore, di dover lasciare un segno e provare a investire anche sulle giovani generazioni, dando loro gli strumenti per poter essere autonomi e sicuri nella navigazione e nella relazione, sempre più frequente, a volte direi dominante, che c’è attraverso i social network". E c’è anche un divario di genere da colmare, perché le ragazze al momento hanno meno competenze digitali rispetto ai loro coetanei maschi. "Noi vediamo che nelle materie scientifiche – ha concluso Trallori – la presenza delle studentesse è sempre carente e su questo è necessario recuperare".
p.c.