Pistoia, 28 maggio - Successop per il dibattito organizzato da «La Nazione» di Pistoia con tutti i candidati a sindaco in vista del voto dell’11 giugno. L’appuntamento è stato realizzato in collaborazione con la comunità religiosa, a partire dal priore, padre Alessandro Cortesi, la Filarmonica Borgognoni e la Pratopol. Al tavolo il sindaco uscente Bertinelli (Pd e liste civiche) e gli sfidanti Tomasi (centrodestra e «Pistoia Concreta»), Bartoli («Prima Pistoia» e «Pistoia sorride»), Barontini («SiPuò»), Berti (Casapound), Maglione (M5S), Lombardi («Pistoia Cambia», «Pistoia in Movimento»), Sabella («Amo Pistoia») e Cioni («Giovani cittadini»). Alla serata partecipa il direttore del nostro quotidiano, Pier Francesco De Robertis.
Aula di San Domenico piena e posti in piedi: ha coordinato il responsabile della redazione di Pistoia, Leonardo Biagiotti, insieme al direttore Pier Francesco De Robertis, che ha ringraziato la redazione di Pistoia per il lavoro svolto in queste settimane, con un giro delle frazioni che ha portato alla realizzazione di un dossier con le problematiche emerse. I dossier sono stati consegnati a tutti i candidati.
Primo duello sulla Capitale della Cultura: in generale tutti i candidati hanno parlato di "occasione persa", mentre il sindaco Bertinelli ha sottolineato "un investimento di più del doppio della media nazionale, un ponte verso il futuro".
Fuoriprogramma quando Lorenzo Spagnesi, al posto di Cioni, ha preso la parola per la lista civica e ha parlato non di cultura, ma di emergenza lavoro: "Sedici pistoiesi su cento cercano lavoro e c'è da lavorare su questo", ha detto prima di lasciare la sala.
Poi spazio al tema dei rapporti con il vivaismo. Il sindaco ipotizza la possibilità di assumere venti giardinieri, uno per ciascun giardino. Tutti sottolineano come il settore sia un'eccellenza; Barontini propone una scuola di specializzazione nonché indagini epidemiologiche per tenere sotto controllo la salute dei cittadini (in riferimento ovviamente all'impiego di fitofarmaci). Poi l'attenzione si è spostata sulla manutenzione stradale.
Il tempo poi scende a un minuto e mezzo a disposizione di ogni candidato per poter affrontare un tema in più ed è il direttore De Robertis a mettere sul tavolo il tema dell'accoglienza. Per Tomasi "nessun pregiudizio, ma si sta trasformando in un business. Devono essere controllati. Dobbiamo sapere cosa fanno perché non cadano preda della criminalità". Importantissimi per Sabella "i percorsi sanitari preventivi". Maglione ammonisce: "Attenti alle guerre tra poveri. In italia ci guadagnano le cooperative e ci sono costi per la comunità che non ci possiamo permettere". Lombardi minimizza: "Ne abbiamo 300, non mi sembra un problema...". Bertinelli parla di "dovere di accoglienza" e necessità di "gestire la vicenda con equilibrio. A Pistoia non c'è un'invasione". Berti sottolinea la necessità di "interrompere qualsiasi accordo con le cooperative e realizzare frequenti controlli nelle strutture private che li ospitano". Bartoli auspica come "condizione principale" l'utilizzo di "piccoli spazi" mentre Barontini parla di una "normativa nazionale allucinante".
Si prosegue sul tema sicurezza. Berti dice no "all'accattonaggio molesto" mentre Bertinelli ribatte: "I reati minori sono calato del 10 per cento. Certo, serve più illuminazione. Servono 17 vigili urbani in più: l'accordo è già siglato". Lombardi parla di "accordi di coordinamento con le altre forze dell'ordine. Il degrado dei luoghi è degrado sociale". Maglione si associa anche ai vigili di quartiere proposti da Barontini. Sabella parla di "problema soprattutto nelle scuole". Per Tomasi "la sicurezza colpisce i piu deboli. La municipale è dannatamente sotto organico".
Chiusura sui diritti civili. Per Tomasi "la legge si rispetta, semplicemente sono molto piu perplesso sulle teorie gender. Mi è dispiaciuto per la mancanza di informazione alle famiglie". Sabella si dice "d'accordo sulle convivenze ma non su quelle di comodo; no alle adozioni per coppie dello stesso sesso", poi segue un invito al voto per evitare l'astensione delle precedenti elezioni". Maglione spiega la sua posizione: "Mi atterrei alla legge. La politica deve far valere i diritti sanciti dalla Costituzione". Si associa poi all'appello al voto. Lombardi: "La società deve essere accogliente e inclusiva". Bertinelli: "Ovunque c'è amore e rispetto li c'è una famiglia senza nessuna discriminazione. Se ci fosse piu amore, di qualunque forma, il mondo sarebbe migliore". Per Berti i diritti civili "non sono assutamente una priorità, per strada nessuno ce li ha chiesti". Bartoli: "Il legisatore ha scelto il criterio dell'affetto e noi non ci possiamo che muovere in questa prospettiva. Altro è l'adozione". Barontini: "I diritti civili sono tanti altri. E saranno la mia stella polare".
La serata poi si è poi conclusa. Ovviamente su La Nazione in edicola ampio resoconto della serata.