
Alessandro Tomasi ed Eugenio Giani
PISTOIATante incognite, numerosi punti interrogativi con, da costruire, nomi e candidature che dovranno essere rappresentative di tutto il territorio. Al momento manca anche la data. Si pensava che lo stop al terzo mandato di De Luca in Campania facesse scattare il domino utile e, invece, ancora niente si è mosso. La data che potrebbe essere decisiva per la decisione è il 18 maggio con i soliti scenari: votare in autunno, presumibilmente a fine ottobre, oppure slittare tutti a marzo-aprile 2026. In Toscana, però, il Governatore uscente Eugenio Giani vorrebbe anticipare e ipotizza il 12 ottobre per l’election day, se non, addirittura, il 21 e 22 settembre con tantissimi problemi a rimorchio: iniziare a far campagna elettorale a luglio, depositare le liste a Ferragosto, girare per paesi, piazze e città quando la maggior parte degli elettori sono in vacanza. In questo quadro, però, vediamo come le coalizioni si stanno cercando di muovere.
Nel centrosinistra, la guida toccherà al Partito Democratico che, nel 2020, ha espresso due consiglieri. Al momento nessuno si è fatto avanti ufficialmente ma qualche nome caldo c’è già: da Riccardo Trallori, già attivo da mesi su tutto il territorio, alla consigliera uscente Federica Fratoni, passando per Simona Querci (che fa parte anche della segreteria regionale) fino ad un nome che è sbucato da circa un mese come l’ex sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli che potrebbe far rumore. Per completare il quadro manca la terza donna, e qui potrebbe farsi largo l’attuale sindaca di Larciano, Lisa Amidei, mentre per il terzo uomo non c’è niente di definito se non qualche abboccamento con l’ex segretario provinciale Pier Luigi Galligani. Ancora più in alto mare, invece, gli altri partiti e liste. Ci sarà da capire l’eventuale civica di Giani chi potrà avere come rappresentante sul territorio (magari qualche esponente del Centro Democratico, tipo Giorgio Federighi, oppure i socialisti) e come si muoveranno Italia Viva e Movimento Cinque Stelle a seconda di quanto il campo sarà ampio. Per Avs, invece, potrebbe esserci una nuova occasione per Francesco Branchetti o anche per il capogruppo in consiglio comunale Mattia Nesti, particolarmente in evidenza in questa legislatura, mentre manca un nome forte per la Valdinievole.
Nel centrodestra tutto passa dalla decisione finale se il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, sarà il candidato a contendere la poltrona di presidente a Eugenio Giani, anche se appare sempre più scontato al netto delle ripicche interne che stanno andando avanti da settimane e che hanno portato a far risussurrare a qualcuno il nome di Roberto Vannacci. Fratelli d’Italia cercherà di costruire una squadra forte per cercare di prendersi due consiglieri e, in caso di vittoria di Tomasi, quasi sicuramente anche un assessore: strada aperta, come capolista, per Alessandro Capecchi mentre il trio in rosa pare già cristallizzato su Francesca Capecchi (consigliera comunale a Pistoia e provinciale), l’assessore di Agliana Greta Avvanzo e l’ex di Montecatini Federica Rastelli. Resta da individuare soltanto il sesto nome.
Sono iniziati a circolare i primi possibili candidati anche per Forza Italia ma, per ora, non sono stati confermati (il presidente di Spes Riccardo Sensi, il componente del Cda della multiutility Marco Baldassarri) nonostante non sembra ci siano tante altre grosse alternative (un nome potrebbe arrivare da Serravalle). La Lega sembra orientata a dare il ruolo di capolista alla consigliera uscente, di Montecatini, Luciana Bartolini e anche Cinzia Cerdini, già in corsa nel 2020, dovrebbe essere della partita: in questo caso, quasi più difficile trovare gli uomini del Carroccio pronti a scendere in campo.