Elio e le Storie Tese al Blues . Quarant’anni di successi: "Uno show tra sacro e profano"

Lo spettacolo unisce alla musica racconti e immagini: una messa laica con personaggi d’attualità. Cesareo: "In scaletta, da ’La terra dei cachi’ a ‘Supergiovane’, passando per ‘Servi della gleba’".

Elio e le Storie Tese al Blues . Quarant’anni di successi: "Uno show tra sacro e profano"

Elio e le Storie Tese al Blues . Quarant’anni di successi: "Uno show tra sacro e profano"

Che si prospetti una serata fuori dall’ordinario si capisce già dal titolo dello spettacolo: ‘Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo’. Stasera (inizio spettacolo ore 21, apertura cancelli ore 19) sul palco del Pistoia Blues Festival ci saranno gli Elio e le Storie Tese. L’eclettica band è tornata con un tour dopo anni di inattività e sta ottenendo un grande successo in tutta Italia. ‘Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo’ è uno show che oscilla tra il sacro e il profano, che si apre come una messa laica in cui vari personaggi di attualità vengono invitati a pregare per i fan degli Elio e le Storie Tese. Lo spettacolo unisce alla musica i racconti e le immagini originali di una creatività senza limiti, per un viaggio attraverso le generazioni e le contraddizioni del nostro Paese, condotto con maestria e humour dal gruppo capitanato da Elio. Come da tradizione alla chitarra ci sarà lei, Cesareo, al secolo Davide Luca Civaschi (nella foto).

Ma mi tolga una curiosità, Cesareo: cosa diamine c’entrate voi col Blues?

"Cosa c’entriamo? C’entriamo eccome. La nostra musica è da sempre contaminazione e nella ormai nostra lunghissima storia abbiamo attraversato innumerevoli generi musicali, compreso per l’appunto il Blues".

Parliamo della scaletta…

"E’ presto detto: porteremo sul palco di Pistoia tutti i grandi classici della nostra produzione per uno spettacolo che spero farà divertire tutti i presenti: da ‘La terra dei cachi’ a ‘Supergiovane’, passando per ‘Servi della gleba’ e ‘Valzer transgenico’. Ovviamente il tutto sempre nello stile di Elio e le Storie Tese". Cristian Meyer, però, non sarà alla batteria. Chi troveremo al suo posto?

"Lei vuol sapere troppe cose, signor giornalista. Diciamo che il nostro gruppo è resiliente e, una volta capito che Cristian non scherzava e che per questo tour non sarebbe stato della partita, abbiamo cercato una soluzione. E quindi sono stati scelti non uno ma ben due batteristi, Paolo Rubboli e Riccardo Marchese, che sono molto giovani e altrettanto bravi e meritavano entrambi questa occasione".

In questi oltre 40 anni d’attività avete visto com’è cambiata la musica: dal vinile allo streaming, dagli autori in carne e ossa all’intelligenza artificiale

"Nel mondo della musica moderna c’è molta cialtroneria e poca voglia di fare. Basta un singolo per diventare un personaggio, quattro strofe per un tormentone. Prima bisognava avere il coraggio di scrivere un album, adesso con un pezzo che funziona sei a posto. E se penso che nel futuro ci penserà l’intelligenza artificiale a scrivere per gli artisti, mi sento già male. Discorso simile vale per i social. Bisogna usarli per quello che sono, per divertirsi. Ma senza dare loro l’importanza che molti, artisti compresi, gli riservano. Impariamo a fregarcene un po’. Si chiamano social, ma la socialità l’hanno ammazzata".

Davide Costa