Dai residenti di Pontenuovo viene una condanna netta dell’atto di vandalismo compiuto nella notte tra martedì e mercoledì con il danneggiamento di un escavatore della ditta al lavoro sul ponte sulla Bure. Ugualmente sorge la preoccupazione su un possibile slittamento della conclusione dei lavori e viene rilanciata la richiesta di una passerella pedonale che possa alleviare i disagi della popolazione. "La condanna è unanime – assicura il presidente del Comitato dei cittadini di Pontenuovo Nicola Risaliti – nella nostra chat non è apparso nemmeno un solo cenno di comprensione o tantomeno di giustificazione verso un atto che da tutti è giudicato ingiustificabile. Appena abbiamo ricevuto la notizia dell’accaduto – prosegue il presidente – io stesso ho tentato di mettermi in contatto con la Digos per denunciare il fatto. Detto questo rimane la nostra richiesta della realizzazione di una passerella provvisoria che permetta di andare almeno a piedi da una parte all’altra del ponte. Pensiamo che sia una soluzione possibile e chiediamo che si intraprendano tutte le strade per realizzarla".
"E’ davvero incomprensibile quel gesto indegno che è stato compiuto – dice Claudia Vitali, una residente del Pontenuovo – noi vogliamo solo che i lavori continuino su quel ponte e che vengano compiuti almeno nei tempi previsti perché davvero non ne possiamo più dei disagi a cui siamo sottoposti".
Intanto il dirigente dell’area tecnica della Provincia di Pistoia Antonio Pileggi ha qualificato come "una follia" l’atto di vandalismo compiuto sull’escavatore nel cantiere del ponte, ha assicurato che la Provincia chiederà i danni ai responsabili e ha stigmatizzato il fatto che qualcuno abbia ripreso e postato l’evento senza chiamare i carabinieri.
"La Provincia di Pistoia ha aperto circa 40 cantieri di lavori stradali – fa notare il dirigente – di cui un terzo per mettere in sicurezza dei ponti. Fra questi un ponte sulla Bure (quello del Pontenuovo), le cui condizioni di grave degrado non hanno consentito alcun rinvio dei lavori e neanche un’apertura parziale.
"Pur consapevoli dei disagi, non si è potuto fare altrimenti – asserisce Pileggi – perché la priorità è la sicurezza. La scorsa notte qualcuno è entrato in cantiere e ha vandalizzato alcuni mezzi della ditta che sta facendo i lavori. Curiosamente (segno dei tempi) qualcun’altro ha postato, in tempo reale, sui social, quello che stava accadendo, al punto che un lettore ha chiesto perché non chiamare i Carabinieri, invece di perdere tempo a scrivere un post. Nessuno li ha chiamati. Ma dai Carabinieri ci sono andati la ditta e la Provincia. Se chi ha vandalizzato il cantiere verrà trovato, la Provincia non mancherà di chiedere i danni e le conseguenti sanzioni per quello che è un reato penale. Risultati certi di questa follia sono aumenti dei costi e dei tempi dei lavori".
Giacomo Bini