REDAZIONE PISTOIA

Maltempo, ragazzini e un prete bloccati in montagna: salvati dai soccorritori

Brutta avventura per nove persone, tra le quali minori di 14-15 anni, che sono state tratte in salvo dalle squadre della Stazione Appennino insieme alla squadra della Guardia di Finanza e dei vigili del fuoco. Notte in ospedale per il freddo ma stanno bene. Sono stati già tutti dimessi

Il recupero dei ragazzi

Pistoia, 29 dicembre 2021 - Era formato da ragazzini di 14-15 anni, due giovani di poco più grandi in veste di accompagnatori e un sacerdote il gruppo di nove escursionisti salvato nella nottata dai volontari del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano nella zona del Passo del Cancellino (San Marcello Piteglio, Pistoia). Gli escursionisti, tutti della provincia di Pisa, dovevano raggiungere il Rifugio del Montanaro per dormire dopo aver pranzato al lago Scaffaiolo ma, a causa della nebbia e del maltempo che li hanno sorpresi, sono rimasti bloccati su una cresta impervia e hanno dato l'allarme. Sei su nove hanno trascorso la notte in ospedale a Pistoia, dove sono arrivati con quattro ambulanze e un'automedica dopo le 1.30, quando finalmente sono riusciti a scendere dal monte dopo un recupero molto difficoltoso. Gli escursionisti sono stati trovati fuori sentiero e uno dei ragazzi, nonostante il supporto dei tecnici, è stato recuperato con una barella a causa del freddo e della stanchezza. Per fortuna nessuno ha riportato gravi conseguenze, oltre al freddo e ad una grande paura. I sei giovanissimi che hanno ricevuto cure all'ospedale sono stati tutti dimessi stamattina in buone condizioni.

Ieri notte, con condizioni meteo pessime, inizialmente si era pensato di far arrivare il gruppo al Rifugio Segavecchia (Bologna), ma le condizioni meteo e la stanchezza degli escursionisti hanno poi consigliato di scendere sul versante pistoiese fino a Pratorsi. 

L'intervento tempestivo delle due squadre della Stazione Appennino, insieme alla squadra della Guardia di Finanza e dei vigili del fuoco, ha evitato il peggio, ma sembra che gli escursionisti fossero attrezzati in modo del tutto inadeguato per affrontare la montagna. Sarebbe stato anche sconsigliato loro di provare a raggiungere il rifugio dopo la sosta al lago Scaffaiolo. Gli esperti tornano a ribadire, dopo questo ennesimo episodio, che è necessario fare escursioni solo con l'attrezzatura corretta. Ieri notte poteva andare molto diversamente.