PISTOIAAncora un altro caso di esdebitazione al Tribunale di Pistoia. Ad assistere la persona indebitata, Elena Maltagliati, consulente finanziaria specializzata nel sovraindebitamento con un impegno anche in politica (è consigliere comunale di opposizione nel comune di Massa e Cozzile, dove è stata candidata a sindaco alle ultime elezioni amministrative). E’ esperta in crisi di impresa e sovraindebitamento, ma assiste anche i privati in difficoltà.
La storia è quella di un uomo, residente in provincia di Pistoia, che aveva aperto un negozio di articoli elettronici, videogiochi e noleggio di videocassette. Per i primi anni l’attività andava a gonfie vele, poi l’avvento di internet e le piattaforme dove guardare contenuti in anteprima avevano spazzato via gran parte degli incassi. "Ma la vicenda lavorativa, come spesso succede, si fonde con quella personale. Anche su quel fronte è costretto a indebitarsi. La sua casa va all’asta nel 2008 e viene venduta. L’uomo chiude l’attività - spiega Maltagliati - e va a lavorare in una grande azienda in provincia di Lucca, ma ovviamente con lo stipendio diventa impossibile pagare i debiti pregressi. A quel punto ci siamo conosciuti, ho predisposto l’istanza da depositare in tribunale per risolvere la crisi.
"Il piano prevedeva il pagamento di quattrocento euro mensili per cinque anni a fronte di un debito complessivo di duecentomila euro. Nel settembre del 2024 ha dimostrato di essere meritevole di poter accedere all’esdebitazione, cioè alla dichiarazione di inesigibilità dei debiti, ed il giudice ha accolto l’istanza, sempre con l’assistenza dell’organismo di composizione della crisi, che è figura centrale tra il debitore ed il tribunale".
La legge sul sovraindebitamento era passata in sordina nei primi anni della sua esistenza, destando scetticismo sui suoi reali termini applicati e concretezza dello scopo finale. Tuttavia, chi ci ha creduto inizialmente sta raccogliendo i primi effetti dopo il percorso delle procedure in tribunale. La disciplina, conosciuta inizialmente come L.3/2012, la "Salva Suicidi", ora contenuta nel corpus del codice della crisi e dell’insolvenza, offre la possibilità a quei debitori "incolpevoli" di rinascere, di ripartire senza il carico dei debiti, consentendo loro una seconda possibilità. E’ triviale pensare che prima del 2012, ad esempio un piccolo artigiano non assoggettabile a procedura fallimentare, non avrebbe mai avuto la possibilità di liberarsi dai debiti, come una condanna a morte.
In provincia di Pistoia, oltre all’organismo della Camera di Commercio esiste l’organismo dei Diritti del Debitore, ente del terzo settore, il quale ha al suo interno anche la possibilità di consultorio familiare specialistico per supporto psicologico, con 10 sedute gratuite riservate a chi aderisce al servizio, perché spesso le situazioni di indebitamento destabilizzano fortemente le persone, che alcune volte si spingono a compiere atti estremi.
Giovanna La Porta